C'è chi dice no alla Juventus. Iniziarono Gigi Riva e Pietro Paolo Virdis, entrambi a Cagliari: il primo resistette alla tentazione per tutta la carriera, il secondo disse 'no' al primo assalto bianconero di Giampiero Boniperti, ma poi dovette cedere e trasferirsi a Torino.

Quella che una volta era l'espressione di un carattere forte e di una grande volontà personale, che andava oltre il 'vincolo' e costituiva senza dubbio un'eccezione (dire di no alla Vecchia Signora era davvero difficile), ora sembra diventata una moda, di cui gli ultimi esempi sono Totò Di Natale e Nicolas Burdisso. Entrambi hanno rifiutato il trasferimento in bianconero, preferendo alla Juventus l'Udinese e la Roma.

Ai microfoni di calciomercato.com, Pietro Paolo Virdis spiega: "Fra il mio caso e quello di Di Natale non c'è un collegamento. Io ero un ragazzino di 20 anni, lui ne ha 33. la situazione è differente. Per quanto mi riguarda, fu una presa di posizione dovuta al fatto che io volevo fermarmi ancora un anno in Sardegna, dove stavo bene. Avevo avuto delle delusioni nell'annata e volevo restare per completare il ciclo al Cagliari almeno per un altro anno. Per quanto riguarda Di Natale, mi sembra che lui stia molto bene a Udine: a 33 anni e credo che voglia finire la carriera lì. Non se l'è sentita di spostarsi per finire la carriera nella Juve, per due anni".

Forse è anche la Juventus ad aver perso un po' di fascino rispetto a qualche tempo fa? "Può essere, ma teniamo conto che Di Natale ha 33 anni, Burdisso va per i 30 e voleva fortemente la Roma. Ha una forte volontà di andare lì, dove si è trovato molto bene. Ai miei tempi la possibilità di imporla non c'era perchè noin c'era ancora la firma contestuale. Era molto complicato. Io avevo 20 anni, provai a parlare con il presidente, ma lui aveva già preso la sue decisione. Era un Cagliari che aveva necesità di avere quei soldi".

A Virdis, che ha vissuto la parte più bella della sua carriera con la maglia del Milan, chiediamo anche un parere sul possibile arrivo di Zlatan Ibrahimovic: "Un grandissimo attaccante. Ha avuto un anno difficile, ma in Italia è sempre stato determinente. Credo che sia un bell'acquisto per il Milan".