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  • Juve, Clemenza si racconta: da Allegri ai complimenti di Pjanic e Ronaldo
Juve, Clemenza si racconta: da Allegri ai complimenti di Pjanic e Ronaldo

Juve, Clemenza si racconta: da Allegri ai complimenti di Pjanic e Ronaldo

Luca Clemenza, calciatore della Juventus in prestito al Padova, ha parlato ai microfoni di GianlucadiMarzio.com, tra passato, presente e futuro:

DEL PIERO - "Paragone con Del Piero? Certi complimenti fanno onore ma non esageriamo con le similitudini! Il '10' bianconero, cresciuto qui, a Padova, è storia del nostro calcio. L’ho incrociato per caso, a Vinovo, in uno dei suoi ultimi giorni lì. Stava per andarsene. Io ero giovanissimo e sono riuscito a malapena a chiedergli una foto".

GOL AL BENFICA - "Moralmente è stata una botta di energia positiva che non so ancora spiegarti. A fine partita chiunque, fuori dal nostro spogliatoio, mi ripeteva 'mamma mia che c*** di gol hai fatto'. Pjanic? In panchina diceva 'ma questo come calcia? Ma questo come calcia?' perché, oltre al gol, avevo calciato molto bene anche diverse punizioni".

PRIMA E DOPO - "se c’è stato un prima e un dopo quella rete? Beh, si. E’ stato un modo per dire alla Juventus 'ci sono anche io', sempre nel mio piccolo, certo. E poi non ti nego che qualche squadra di serie A aveva iniziato a pensare a me".

IL TRASFERIMENTO - "La formula del trasferimento con cui mi volevano non metteva d'accordo i bianconeri. Io, comunque, puntavo a continuare a crescere in B. Padova? ' la squadra che mi ha cercato con più insistenza fin da subito: ricordo che il direttore, Giorgio Zamuner, mi chiamò addirittura a fine campionato scorso. Ho voluto aspettare un po’ per capire le varie strade ma la mia prima scelta è sempre stata esattamente quella che poi ho preso".

MODELLI - "Pirlo. Un giocatore fuori dal comune con cui ho avuto anche la fortuna di allenarmi e confrontarmi. Mi ha fatto avere anche la sua maglia dei NYCFC. Poi mi fa impazzire Masut Ozil perché ha l’assist nel sangue. E Kakà. Il cambio del brasiliano è qualcosa di speciale".

RONALDO - "Quest'estate me lo sono ritrovato davanti a me, così, all’improvviso. Non riuscivo nemmeno a parlare. Zero. Muto. Gli ho semplicemente chiesto una foto, poi pubblicata sui social. Lo usavo alla playstation! Sceglievo il Real Madrid solo per giocare con Ronaldo. Ti rendi conto? Non avrei mai mai mai pensato di vedermelo alla Juventus”. Un ‘Dio’ sceso a Torino. “Ci siamo anche sfidati in un’amichevole in famiglia: irreale".

ALLEGRI - "Allegri ci tiene molto ai giovani. Mi sono sempre trovato benissimo con lui. Conte? Ero più giovane, ci ho fatto solo qualche allenamento. Penso non sapesse nemmeno il mio nome, chiamava tutti i più piccoli 'ragazzino'".

KEAN - "Kean è un tuo grande amico? Abbastanza, abbiamo giocato insieme spesso. Per me è fortissimo. Anche se, quando giocava con noi in Primavera, voleva un po’ strafare. Sa di essere forte".

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