Calciomercato.com

  • Juve, com'è dura la vita senza Marotta: il primo mercato dell'era Paratici fa flop

    Juve, com'è dura la vita senza Marotta: il primo mercato dell'era Paratici fa flop

    • Nicola Balice
    Migliorare il valore della rosa della Juve è una missione oggettivamente difficilissima. Specialmente a gennaio. Ma a conti fatti, i bianconeri si presentano a febbraio con una rosa di livello inferiore rispetto a quella con cui ha iniziato la stagione. Per sfortuna più che per demeriti, ma così è o quantomeno così sembra. La staffetta Benatia-Caceres appare un downgrade, se non in termini assoluti quantomeno guardando alla storia recente. L'infermeria poi è sempre più intasata. Forse un'emergenza passeggera quella che riguarda la difesa, per quanto siano tutti fuori contemporaneamente entro un mese la Juve spera di recupera tutta la BBC. Ben più grave appare la decisione di non aver sostituito Juan Cuadrado, fuori almeno fino ad aprile: senza di lui Allegri perde un jolly fondamentale, in attacco, a centrocampo e persino in difesa. Questo è venuto a mancare, la consapevolezza e il coraggio di affondare su Aaron Ramsey anche a costo di commettere altri sacrifici magari in zone del campo differenti: l'Arsenal ha sempre sparato alto ma infine aveva aperto alla cessione anticipata, questa prudenza potrebbe trasformarsi in rimpianto proprio nella stagione in cui di rimpianti non si dovrà parlare.

    SENZA MAROTTA – Strettamente collegata c'è anche la questione legata ad una serie di cessioni ventilate e non arrivate. La prima sessione di mercato interamente gestita da Fabio Paratici è quindi scivolata via senza colpi, nemmeno a bilancio. Anzi, la gestione dei casi Benatia e Spinazzola ha visto la Juve “subire” (tra mille virgolette) la decisione dei giocatori. Tardiva la cessione del marocchino, la scelta di Caceres lo ha dimostrato. Così come il rifiuto di Spinazzola di andare in prestito ha impedito all'affare Darmian di compiersi, facendo sfumare anche il riscatto anticipato da parte del Bologna di Orsolini. Cessione di Benatia a parte, la Juve non è riuscita nemmeno a centrare quelle plusvalenze che con Beppe Marotta erano diventate il capolavoro dello scorso gennaio. Anzi, i riscatti di Higuain e Pjaca sono un problema che rischia di ripresentarsi a giugno, l'operazione Audero con la Samp porterà 20 milioni anziché 14 ma sempre a fine stagione. Insomma tutti gli obiettivi di gennaio non sono stati raggiunti. Poi la Juve rimane per distacco la squadra più forte e più ricca d'Italia, poi la Juve rimane a ragione in prima fila tra le pretendenti alla Champions. Ma a conti fatti, il primo mercato post-Marotta, è stato un flop.

    Altre Notizie