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  • Juve, come cambia la strategia dopo i deferimenti: resta l’ipotesi patteggiamento, questi i rischi del club

    Juve, come cambia la strategia dopo i deferimenti: resta l’ipotesi patteggiamento, questi i rischi del club

    • Balice e Gervasio
    Una nuova giornata dura in casa Juve, e un’altra che si prospetta all’orizzonte. In attesa dell'udienza della Corte Federale d'Appello sul caso plusvalenze, ieri al club bianconero è stato notificato il deferimento da parte della Procura Federale, guidata da Giuseppe Chiné. Un procedimento che riguarda le due manovre stipendi (ma anche i rapporti con gli agenti e le partnership con altri club) sì atteso ma che la Juve si aspettava potesse arrivare dopo la pronuncia da parte della Corte d’Appello Federale. Il club non ha voluto commentare ma è chiamato a reagire e a rivedere le sue strategie.

    PATTEGGIAMENTO – La Juve ha pensato all'ipotesi patteggiamento in questa seconda indagine per evitare l’esclusione dalle coppe europee anche prima di un'eventuale decisione della Uefa, così da dover sacrificare una sola stagione. In linea teorica comunque il patteggiamento è ancora possibile fino al momento in cui inizierà il processo (metà giugno). I bianconeri hanno provato a creare un dialogo con la Procura ma l’accordo tra le parti non c’è stato: la richiesta di una sostanziosa ammenda pecuniaria non ha convinto Chiné.

    SENTENZA – La Juve dunque attende il verdetto di lunedì, riservandosi la possibilità di ricorrere ancora al Collegio di Garanzia del Coni. E in questo senso i tempi si allungherebbero ancor di più. Dopo lunedì il club sceglierà la strada da seguire, tenendosi sempre aperta l’ipotesi patteggiamento per questo secondo filone, quello che tira in ballo l’articolo della lealtà sportiva. Ma la riduzione della pena ora potrà essere solo di un terzo e non della metà come in caso di accordo pre-deferimento

    COSA RISCHIA – In questo senso, il tema principale sono le tempistiche e l'annoso tema dell'afflittività. I due filoni sono sì separati ma, volente o nolente, sono anche legati. Il modo in cui verrà amministrato il processo plusvalenze andrà a influenzare anche quello sulla manovra stipendi. Tutto è quindi ancora legato alla sentenza capitale di lunedì. Il processo inizierà a metà giugno, da via Allegri filtra che almeno il secondo grado di giudizio arriverà entro il 30 giugno, ovviamente non il terzo (quello del Collegio di Garanzia del Coni). Le pene in ogni caso prevedono ammonizione, ammenda, ammenda con diffida e penalizzazione di uno o più punti in classifica, in ordine di gravità (come da art.8 comma 2). Il rischio più grosso però resta un altro: ossia che non si esaurisca tutto in questa stagione, andando quindi a macchiare più annate della Juve. E in tutto questo c’è sempre l’Uefa in agguato che attende vigile le mosse della giustizia sportiva italiana. Ma che, se questa dovesse essere troppo lenta, è pronta ad intervenire di propria sponte.
     

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