Come scrive Tuttosport  si apre oggi pomeriggio il ciclo più difficile dell’era Conte . Dopo ventisette, trionfali, mesi alla guida della Juventus, il tecnico affronta i venti giorni che possono dare un’impronta alla sua terza stagione, iniziata con sei vittorie e tre pareggi paradossalmente insufficienti a garantire uno scenario confortevole. Il rischio di perdere contatto con il missile romanista guidato dal sorprendente Garcia mette i bianconeri nelle condizioni di dover vincere contro la Fiorentina (che non è esattamente una cosetta facile) e non sbagliare le successive 4 partite in 14 giorni che culmineranno con Juventus-Napoli. Il rischio di non superare il girone di Champions League, reso più concreto dai pareggi contro i danesi e i turchi, mette i bianconeri nelle condizioni di strappare punti al Real Madrid mercoledì al Bernabeu e/o il 5 novembre allo Stadium. Non si gioca tutto in venti giorni la Juventus, la stagione non è ancora arrivata al momento degli “all in”, niente è irreparabile, neppure due sconfitte con il Real. Eppure questo è il momento in cui la Juventus può ricompattarsi e prendere la rincorsa per il definitivo decollo oppure rischia di vedere aprirsi le prime crepe nel granito che ne aveva contraddistinto le ultime due stagioni.