Juventus, Cristiano Ronaldo e Sarri: sarà pace a cena, ma a fine stagione...
Non ci saranno altre conseguenze, la vita continua. E la permanenza o meno di Ronaldo a Torino non dipenderà certo da Juve-Milan o dal polso giustamente saldo di Maurizio Sarri: un allenatore che ne sia sprovvisto perderà il controllo della squadra, prima o poi. Ma, nello stesso tempo, Sarri dovrà capire che Cristiano non è come gli altri: è materiale da maneggiare con cura, è un divo dalla psiche fragile, un emotivo che va sempre lodato, accarezzato nell'ego, blandito. Bisogna lasciargli fare quello che più ama, per esempio certe piccole sfide a fine allenamento con i compagni, quando si gioca a chi segna di più; e quando vince, cioè sempre, a Ronaldo piace canzonare bonariamente gli altri. Se Sarri insiste solo con la tattica, un bel giorno il bambino Ronaldo potrebbe pure scocciarsi. E, sempre secondo La Repubblica, a fine stagione potrebbe decidere di andare a giocare e divertirsi in un altro cortile.