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Juve da scudetto, ma questi arbitri rovinano il campionato

Juve da scudetto, ma questi arbitri rovinano il campionato

di Xavier Jacobelli
(direttore di quotidiano.net)
 

Antonio Conte predica umiltà e raccomanda prudenza: "Juve da scudetto? Aspettiamo gennaio, quando avremo affrontato tute le squadre e avremo un'idea precisa del nostro valore". Parole sagge. Ma la prestazione contro il Palermo legittima le nuove ambizioni bianconere perchè è scaturita da una prova corale tanto efficace quanto implacabile per i siciliani, afflitti da un preoccupante mal di trasferta.

Lazio e Napoli, a stretto giro di posta confermeranno o smentiranno le impressioni rafforzate dalla prova odierna. Ciò che è inequivocabile è la crescita del Gruppo Conte, la personalità a tratti straripante di alcuni fra i suoi solisti, in primis Marchisio, sempre più candidato a raccogliere il testimone di Alessandro Del Piero quando il Capitano lascerà la Juve. Ed è un vero peccato che la società non abbia capito quanto importante sia il ruolo del Fuoriclasse nel presente e nel futuro. Altro che affermare all'assemblea dei soci: questa è l'ultima stagione di Del Piero in bianconero.

Conte ha osservato che Agnelli difende il passato, con la sua battaglia su Calciopoli mentre lui e la Juve pensano al presente. Giusto. E' un presente positivo che rallegra milioni di tifosi da cinque anni costretti ad ingurgitare fiele. Ma ci sono molte ombre sulla Juve, così, come sul Milan, sul Napoli, sulla Roma e su tutte le squadre dall'inizio della stagione indistintamente vittime di una classe arbitrale tecnicamente mediocre, ma così mediocre, da imporre di dare la sveglia alla Federcalcio.

Questi arbitri e questi guardalinee, con i loro errori incredibili, con i loro sfondoni che non hanno diritto di cittadinanza nemmeno in un campionato dilettantistico, stanno rovinando un campionato bellissimo, scandito da continui colpi di scena, caratterizzato da un grande equilibrio, illuminato da prodezze come quella di Osvaldo, cancellata dalla cecità di un assistente che ha evidenti problemi di vista.

Se Braschi e il suo presidente Nicchi - quello che aveva promesso che gli arbitri avrebbero spiegato i loro errori, che la meritocrazia avrebbe trionfato e bla bla bla - non possono garantire designazioni all'altezza della situazione, che se ne vadano. Chiunque arrivi farà meglio di loro.

E basta con la panzana che gli errori degli arbitri e degli assistenti sono uguali a quelli dei giocatori. Perchè gli errori degli arbitri potrebbero essere corretti subito se la tecnologia venisse utilizzata in tempo reale: quando tempo ci avrebbe messo il quarto uomo, stasera, a segnalare che la rovesciata di Osvaldo era assolutamente regolare? Ma perchè la tecnologia non viene utilizzata in tempo reale? Perchè Blatter non vuole. Perchè Blatter non vuole? Perchè così gli arbitri non possono più condizionare le partite. Il sistema è ipocrita come chi lo presiede, quello che fa immonde battutacce sui gay, vive nel Medioevo e dichiara che nel calcio non esiste il problema del razzismo. Forse perchè il vero problema è Blatter, insieme con tutti quelli che gli reggono la coda.


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