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  • Juve: Del Piero come Totti?

    Juve: Del Piero come Totti?

    • A.P

     

    I gol contro Milan e Inter hanno riaperto il dibattito. Questo Del Piero non merita un'altra chance? Pinturicchio, dismessi i panni di insostituibile  si è trasformato in umile gregario, si è seduto in panchina per poi entrare una volta chiamato in causa a dare una mano alla 'sua' Juve, in crisi di gol e risultati. 
     
    La dirigenza bianconera non ha mai guardato in faccia a nessuno. Baggio ne sa qualcosa. Nel '90 la squadra viene costruita intorno a lui, quattro anni dopo il Divin Codino si fa male al ginocchio destro.Quell'anno la Juve mette in bacheca uno scudetto che manca dall'86 e intuisce che può andare avanti anche senza di lui. 'Mi dispiace per la Champions', gli dice Umberto Agnelli dandogli il benservito.  Con Alex però è sempre stato diverso. Se con Roby, complice il suo passato, c'era un rapporto di amore-odio, con Del Piero è amore totale, incondizionato. La Juve non l'ha mai tradito, lui non ha mai tradito la Juve. Almeno fino ad ora.
     
    Andar via a fine stagione significa lasciare un ricordo indelebile. Restare può essere un rischio.
    Totti, sempre al centro di polemiche, ne è la prova, e il tifoso, per dna, ha la memoria corta (vedi Cambiasso). Un rischio che però Alex e la Juve possono e devono correre. Per l'umiltà con cui il capitano sta gestendo questa fase della sua carriera merita un'altra chance. E' difficile pensare che il numero dieci possa mai trasformarsi in un peso per i bianconeri.
    Centellinato, come sta facendo Conte quest'anno, può ancora dare molto. E' vero che i campioni passano e la Juve resta ma per Del Piero si può fare un'eccezione.

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