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  • Juve| Diego inizia la nuova vita

    Juve| Diego inizia la nuova vita

    Mentre a Wolfsburg la vicenda Dzeko sfociava infine nel grottesco, un mi­gliaio di chilometri più a sud, nello stadio dello Sturm Graz, si rappresen­tava un più sobrio rito di conferma ufficiale di Diego quale giocatore della Ju­ventus. Con esibita soddi­sfazione di Del Neri, per l’occasione officiante in conferenza stampa, e sorri­so sereno di Beppe Marot­ta, che in mattinata aveva respinto l’ultimo e tirchio assalto di Hoeness, arma­to della solita offertina da 14 milioni. Stasera il cer­chio si chiuderà con la par­tita, di cui Diego sarà uno degli attori, gli juventini sperano protagonista. So­prattutto quelli, e sono un partito discretamente nu­meroso, che erano forte­mente contrari alla cessio­ne del brasiliano e che di fatto sono stati accontenta­ti, perché - salvo sviluppi imprevedibili, ma non im­possibili - Diego non si muoverà dalla Juventus. E alla Juventus non arriverà Dzeko. La parola fine si metterà solo il 31 agosto, ma ormai la speranza sem­bra sfumare nella scara­manzia.


    LA SCENETTA - D’altra parte c’è chi non si arren­de, come i nuovi agenti di Dzeko, che ieri mattina so­no tornati all’assalto del Wolfsburg e del suo deter­minatissimo dg Hoeness. Le voci circolate negli am­bienti di mercato ( spesso pitturate, talvolta pittore­sche) parlano di un incon­tro brioso, con uno dei due rappresentati del bomber che per dare forza alle pa­role si è sfilato una scarpa e l’ha picchiata sul tavolo, citando Nikita Kruscev.

    DZEKO - Ma la sede del Wolfsburg non è l’Onu e Hoeness, for­se non cogliendo il fine rife­rimento storico, ha sfrutta­to la sua mole per buttare fuori dal suo ufficio en­trambe i personaggi: l’a­gente e la scarpa. Roman­zato o meno, il raccontino è comunque indicativo di che aria tira sulla possibilità di arrivare al centravanti bo­sniaco. Il Wolfsburg non lo molla (pare che fra le ragio­ni ci sia anche il fatto di non aver in mano un valido sostituto, che nei piani di Hoeness sarebbe Mario Gomez, che il Bayern non vende), Marotta sembra sul punto di rassegnarsi a ri­parlarne fra un anno.


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