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  • Juve, dopo la Supercoppa il summit per il dopo-Chiesa: Icardi, Aubameyang e tutti gli altri

    Juve, dopo la Supercoppa il summit per il dopo-Chiesa: Icardi, Aubameyang e tutti gli altri

    • Nicola Balice
    Andare avanti senza Cristiano Ronaldo e senza un reale sostituto, è stata una scelta. Più sbagliata che giusta, almeno per l'immediato, ma pur sempre una scelta. Dettata da esigenze di bilancio, comunque una scelta. Così come quella di trattenere, almeno per ora, un Alvaro Morata già fuori dai piani futuri e con la voglia di accettare la corte di Xavi e del Barcellona: solo nel caso in cui venisse individuato un sostituto all'altezza e alle condizioni dei bianconeri sarebbe stato lasciato libero, Max Allegri lo ha trattenuto pubblicamente ma la partita è ancora tutt'altro che chiusa. Ora però che la Juve si trova a dover fare i conti anche con l'assenza fino al termine della stagione di Federico Chiesa, temporeggiare non è più possibile. La condizione economica è quella che è e l'obiettivo è “solo” il quarto posto non lo scudetto, ma la Juve così com'è ora rischia davvero grosso. Allora alla Continassa si riflette e si fa di conto, si ragiona soprattutto sul reale valore di una rosa che non può fallire l'assalto alla zona Champions. Una prima mossa è stata quella di bloccare Dejan Kulusevski: era sul mercato ma solo a fronte di un'offerta superiore ai trenta milioni che ancora non è pervenuta, almeno fino a quando non verrà presa una decisione definitiva lo svedese è stato messo in stand-by. Con ogni decisione operativa che aspetterà ancora un paio di giorni: è infatti previsto solo dopo la Supercoppa un summit di mercato in casa Juve, per decidere come intervenire sul mercato.

    LA PUNTA – Si cercano rinforzi che possano soddisfare Allegri e allo stesso tempo rientrare negli stringenti parametri societari. Ma serve un altro Chiesa o no? Tradotto: serve un altro attaccante esterno o si continua a lavorare sul centravanti? Le prime indicazioni in arrivo dalla Continassa fanno propendere per la seconda ipotesi, con il rientro di Danilo può tornare Juan Cuadrado sulla linea degli esterni d'attacco, proprio dove lo preferisce Allegri. E poi ridando fiducia a Kulusevski, con Moise Kean e lo stesso Morata che forse danno il meglio un po' defilati, non è tattico ma di puro valore forse il vuoto lasciato da Chiesa, senza dimenticare un altro ripescato come Federico Bernardeschi o quegli esterni spuri che tanto piacciono al tecnico (da Weston McKennie in poi). Il centravanti, quello puro, invece mancava prima e manca tuttora. Proseguono quindi i contatti e i ragionamenti su Mauro Icardi, che contro il Lione ha collezionato un altro flop e non verrà trattenuto in alcun modo dal Psg: servirà però un'intesa tra club, la differenza tra diritto e obbligo di riscatto è sostanziale. Prendere tempo in casa Juve può servire anche per definire meglio la battaglia tra pro e contro sul fronte Pierre-Emerick Aubameyang, ora positivo al Covid ma impegnato in Coppa d'Africa con un Gabon che ha comunque vinto al debutto. Solo la stessa cessione di Kulusevski potrebbe riconsentire un improbabile anticipo dell'assalto su Dusan Vlahovic (il piano A) o quello meno complicato ma pur sempre difficile su Gianluca Scamacca (il piano B). Non sono tornati ancora d'attualità invece quei giocatori proposti e valutati ma considerati non dei centravanti, da Depay a Martial. Però alla Continassa si riflette, si attende la Supercoppa e si riflette. Poi si passerà alle decisioni.

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