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Juve, Elkann: 'Il ciclo è appena iniziato. Abbiamo fame, ora la Coppa Italia e poi saremo protagonisti in Europa'

Juve, Elkann: 'Il ciclo è appena iniziato. Abbiamo fame, ora la Coppa Italia e poi saremo protagonisti in Europa'

"La Juventus di oggi non sta chiudendo nessun ciclo: lo ha iniziato. Ha costruito una squadra e un'organizzazione, e la sta rafforzando ogni giorno. Impara dai suoi sbagli e tiene botta quando le cose vanno storte. Ci crede sempre e punta in alto. La Juventus di oggi è giovane, forte e ha ancora fame. La Coppa Italia è il nome del prossimo obiettivo, poi verrà la nuova stagione, in Italia e in Europa, dove vogliamo essere protagonisti". Così il presidente di Exor, John Elkann, accogliendo questa sera a Villa Agnelli di Villar Perosa la Juventus guidata dal presidente Andrea Agnelli per festeggiare la vittoria del campionato. 

"Nel brindare allo scudetto di questo anno, vi dico, non avete solo eguagliato la storia. Avete posto le basi per riscriverla, battendo i record e centrando nuovi entusiasmanti traguardi", ha aggiunto Elkann che ha poi sottolineato: "avete centrato un traguardo storico, e quando si parla di storia, non c'è luogo più evocativo di questa villa e di questa cittadina per festeggiare il quinto scudetto consecutivo. Questo in effetti è il luogo della tradizione, dove la cronaca diventa parte di una leggenda secolare. Una leggenda affascinante perché unica, in Italia e non solo. Ma questo è anche il luogo dove ogni anno rinnoviamo il patto tra una famiglia e una squadra, per preparare la stagione che verrà e guardare avanti, ai prossimi traguardi e ai trofei che aspettano di essere conquistati. Come dice Andrea: 'Fino alla fine!', e a noi la fine piace spostarla sempre un più in là, anzi sempre più in su, verso nuovi limiti e nuovi obiettivi. Qui forse sta la differenza con il Quinquennio d'oro degli anni 30, l'impresa che consacrò per sempre la Juventus come punto di riferimento del calcio italiano, guidata dall'entusiasmo del nonno di Andrea e mio bisnonno Edoardo: nel giugno del 1935 furono in molti a notare che la squadra appariva alla fine di un ciclo sportivo, e che il quinto scudetto consecutivo sembrava chiudere al meglio una fase irripetibile”. 
 

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