La Juve mette la freccia a sinistra. A Roma, Conte ritroverà Kwadwo Asamoah, tassello fondamentale dello scacchiere bianconero. Causa Coppa d'Africa, nel 2013 il ghanese non ha mai potuto giocare con il club, saltando ben dieci partite tra campionato, coppa Italia e Champions League. Il problema non è stato da poco per il tecnico juventino in un periodo ricco di impegni ma anche di tanti infortuni, soprattutto a centrocampo: al suo posto ha alternato De Ceglie, Padoin, Isla e il nuovo arrivato Peluso.

Per capire l'importanza di Asamoah basta dare uno sguardo alle statistiche: 18 presenze in campionato sulle 18 partite prima di partire per la coppa d'Africa, praticamente sempre da titolare, 1.363 minuti in tutto e 2 gol. A questo si aggiungono 5 presenze nel girone di Champions e la rete nella finale di Supercoppa contro il Napoli nell'agosto scorso.

Da interno di centrocampo, Conte l'ha trasformato in esterno, ruolo che Asamoah ha ricoperto macinando chilometri sulla fascia e unendo la predisposizione all'attacco che il tecnico vuole dai suoi esterni ai recuperi in difesa. Ora Kwadwo, reduce dal quarto posto con la sua Nazionale, torna a disposizione. Era arrivato da Johannesburg a Glasgow in tempo per la gara col Celtic ma giustamente Conte non lo ha impiegato, rimandando il suo rientro alla gara dell'Olimpico. Dove, complici anche la squalifica di Peluso e l'infortunio di De Ceglie, Asamoah dovrebbe partire titolare.