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Juve in difesa: tutti i nomi di mercato

Juve in difesa: tutti i nomi di mercato

Accelerazione per l’atalantino, può arrivare pure il difensore del Siena. E resta viva la pista Bocchetti.
Chiellini fa crac: due mesi di stop. E oltre a Peluso spunta Neto.
C’era il sole ieri a Vinovo. Una splendida giornata per correre. Chiellini si sentiva benissimo, così ha affrontato con entusiasmo gli esercizi atletici dell’allenamento. Dopo aver saltato un ostacolo, però, ha sentito quello che non avrebbe mai voluto sentire: una fitta fortissima al polpaccio destro (non quello infortunato all’Europeo, ma quello che gli aveva dato qualche fastidio in questa stagione), quasi una coltellata, e l’immediata sensazione che per un po’ resterà a guardare i compagni. In attesa degli esami strumentali (oggi o domani) una primadiagnosi c’è già: forte stiramento. E si spera di non andare oltre. Per adesso si può ipotizzare un tempo di recupero di almeno due mesi: Giorgio era squalificato per l’andata degli ottavi di Champions, l’obiettivo è essere al top per il ritorno allo Juventus Stadium. Comunque per stilare un programma bisogna aspettare gli esami.

 
Sul mercato Con la risoluzione del contratto di Lucio, la Juve doveva già prendere un difensore. Ora la necessità è un’urgenza e il primo nome è quello di Peluso. Il mancino dell’Atalanta era già sul taccuino e piace per duttilità. I due club non si sono incontrati, ma il club bergamasco punta a incassare 7 milioni. L’accordo va trovato, probabilmente ci sarà un’accelerazione e intanto l’Atalanta sembra aver deciso di sostituire Peluso con Almici, in prestito al Lanciano. La Juve ha la volontà di dare un difensore a Conte a inizio anno, ma è probabile che arrivi un altro elemento per il reparto arretrato. Si parla di Bocchetti (in uscita dal Rubin Kazan, ma Conte non pare convinto), di Doria (ma il gioiello del Botafogo ha appena 18 anni), di Campagnaro (ieri osservato in Napoli-Bologna, è un’operazione buona anche a giugno) e soprattutto di Neto: il portoghese del Siena piace più di tutti, ma il costo sale ogni giorno. Ora siamo sugli 8 milioni: sul giocatore c’è anche il Napoli, ma è un investimento importante su cui la Juventus sta ragionando. Negli scorsi mesi, inoltre, è stato seguito più volte Leon Goretzka, centrocampista tedesco del ’95 del Bochum. Lui sogna il Borussia Dortmund, ma la Juve apprezza e calibra l’offerta.
(G.B. Olivero - Gazzetta dello Sport)

 
Ora la priorità è il centrale difensivo: presto contatti con il Rubin, altrimenti sfida al Napoli per Neto. C’è Peluso.
Juve, c’è Bocchetti prima di Drogba.
In principio era la punta. Dilemma del mercato bianconero da almeno due sessioni invernali. E senza agitarsi apparentemente troppo, questo era il percorso tracciato anche per questo mercato di gennaio che sta arrivando: tanto più che Bendtner (per quanto tenuto prevalentemente ai box) si è rotto e numericamente un attaccante bisognerà metterlo in rosa. Uno dei giovani in giro? Difficile, soprattutto perché Gabbiadini sarebbe il prescelto, ma ora il ragazzo a Bologna sta facendo bene. E Immobile, la seconda scelta, ha certamente più bisogno di giocare (Palermo più che Napoli, visti gli intrecci che porterebbero Pisano da Del Neri) che di stare a guardare.

 
IL NODO CENTRALE - Tutti questi ragionamenti sono stati scompaginati, azzerati, dal kappaò di Chiellini: un infortunio reiterato e piuttosto serio di cui vi parliamo nel dettaglio in altra parte del giornale, che andrà approfondito ma che sicuramente lo terrà fermo minimo due mesi. Quindi troppo al confine con la ripresa della Champions (e quel «minimo»come pesa...) per rischiare. La Juve ad un centrale di difesa stava pensando comunque, insieme all’esterno di centrocampo necessario per tamponare la partenza di Asamoah, destinazione Coppa d’Africa. Serve un centrale di sinistra, ecco perché chi ha ragionato in modo anche plausibile pensando al romanista Burdisso si è subito dovuto ravvedere (al di là del fatto che la Juve lo aveva praticamente preso prima che il ragazzo scegliesse Roma per motivi familiari). Quella sinistra è l’unica casella di una difesa a tre che Burdisso non potrebbe occupare: Caceres sì, per intenderci. E quindi? L’argentino finirebbe per lasciare Roma dove gioca poco (è quello il motivo) e andare a Torino dove il rischio sarebbe identico. Diverso il discorso per Salvatore Bocchetti: quello è esattamente il suo ruolo. Ed è lui il giocatore che la Juve aveva già cercato impostando una trattativa a più riprese con il Rubin Kazan. Ora Bocchetti va in scadenza a dicembre 2013 e diventa appetibile. Capito che l’Udinese non sembra intenzionata a cedere Danilo ora, la Juve ha parlato con il Siena di Neto, rivelazione di questa stagione. Costa 8 milioni, piace al Napoli e anche in Premier League. C’è anche Andreolli nella lista bianconera.
(Intorcia e Splendore - Corriere dello Sport)

 
Il ko di Chiellini mette fretta, Marotta va in pressing.
Peluso-Bocchetti, la Juve accelera.
L’infortunio rimediato da Giorgio Chie llini condizionerà inevitabilmente i piani tattici di Antonio Conte , per i prossimi due-tre mesi, ma anche - più nell’immediato - le strategie dell’amministratore delegato Giuseppe Marotta e del direttore sportivo Fabio Paratici . Già di per se stessa la fresca rescissione del contratto di Lucio (accasatosi al San Paolo) aveva indotto a curiosare sul mercato, valutando se vi fossero occasioni interessanti da cogliere per riequilibrare il reparto. Ma ora, ovviamente, l’acquisto di un nuovo elemento diventa pressoché imprescindibile. Come diventa imprescindibile che si tratti di un giocatore di valore, in grado di integrarsi immediatamente nel campionato italiano e negli schemi bianconeri, possibilmente dotato di un discreto bagaglio d’esperienza. Meglio ancora, naturale, se acquistabile in tempi rapidi: già nei primi giorni di gennaio. Ecco perché, dunque, salgono prepotentemente le quotazioni di Federico Peluso e Salvatore Bocchetti , già seguiti in tempi recenti, pertanto raggiungibili con maggior facilità: non si tratta che di dar seguito a trattative già avviate.

 
AL TOP Le indicazioni di Conte sono state chiare: a suo giudizio è Peluso l’uomo giusto al momento giusto. Carattere, personalità, serietà, qualità tecniche e fisiche, duttilità tattica. Può giocare sia nella difesa a tre, sia come esterno in quella a quattro o a addirittura nel centrocampo a cinque (aspetto non trascurabile vista la situazione di emergenza in cui si trova la Juventus). Non sarà facile, tuttavia, convincere l’Atalanta a non tirare troppo la corda da un punto di vista economico: al momento la valutazione è di circa 6-7 milioni di euro. Non è tuttavia da escludere che si riesca - di certo si proverà a farlo - ad inserire contropartite tecniche nell’operazione. Non si può neanche ignorare il fatto che l’Atalanta in estate abbia investito per acquistare Davide Brivio , che appunto di Peluso è il naturale sostituto. Come dire: i bergamaschi non potranno parlare di incedibilità. Attenzione, però, alla concorrenza del Milan.
 
PISTA RUSSA Non meno intrigante, comunque, è la pista Bocchetti: che peraltro può vantare maggiore esperienza a livello internazionale. L’ex genoano si svincolerà dal Rubin Kazan a dicembre 2013, dunque le cifre per averlo subito non sono affatto proibitive. Da un punto di vista strettamente logistico e pratico, trattare con i russi può essere meno agevole, ma i tempi tecnici per farsi trovare pronti già ad inizio gennaio non mancano.
 
ALTERNATIVE E non mancano le alternative, sono parecchi i giocatori presi in esame. In questi giorni s’è già accennato alle ipotesi Luis Neto , del Siena (già contattato, assicurano dalla Toscana), o Danilo , dell’Udinese. Più l’opzione Hugo Campagnaro , del Napoli. Sono però in crescita anche le quotazioni di Davide Astori , già seguito in passato. Chissà che dopo Cagliari-Juventus Marotta non provi ad accennare il discorso al patron rossoblù Massimo Cellino.

Doria interessa, ma per il futuro - Gli effetti della “tegola Chiellini” si spingono fin Oltreoceano, in Brasile. Laddove - a Rio de Janeiro, per la precisione - gioca quel Matheus Doria Macedo che la Juventus sta seguendo con molta, molta attenzione. Ebbene, il talentino 18enne del Botafogo - difensore centrale tra i più promettenti del panorama verdeoro - è diventato uno degli obiettivi di Giuseppe Marotta e Fabio Paratici, decisi ad acquistarlo già a gennaio se possibile. Ergo a portarlo in Italia, aggregarlo alla Primavera, farlo maturare con la dovuta calma e alla bisogna gettarlo nella mischia anche in prima squadra (col Botafogo, Doria quest’anno ha già collezionato 18 presenze, per lo più da titolare). La situazione di pseudo-emergenza che si è venuta a creare pone tuttavia la vicenda in un’ottica diversa: non può certo bastare l’acquisto del brasiliano per sopperire all’assenza di Chiellini. Le priorità in difesa diventano insomma altre, anche se Doria resta un obiettivo bianconero. Un jolly, in prospettiva, da non lasciarsi scappare. Le trattative con il Botafogo (e con un fondo d’investimenti che detiene una percentuale minoritaria del cartellino del giocatore) proseguono sulla base di una offerta bianconera al momento ferma a circa tre milioni di euro, a fronte di una richiesta che si aggira attorno ai 5 milioni.

(Fabio Riva - Tuttosport)


Sospetta lesione al polpaccio destro. Marotta pensa a Peluso, Neto e Bocchetti.
Chiellini ko per due mesi: rinforzo cercasi.
A meno che Didier Drogba non si metta a esercitare la professione di difensore ad anni 34, per il momento la Juve dovrà scrutare altre vetrine: ieri mattina Giorgio Chiellini s’è infatti stropicciato di brutto il polpaccio destro e rischia fino a due mesi e mezzo di stop. Cioè, con eventuale rientro sul prato ai confini con gli ottavi di Champions, previsti per febbraio. Nella classifica delle pessimenotizie per Antonio Conte, questa è da podio: Chiellini era in forma pazzesca, componendo con Bonucci e Barzagli la seconda migliore difesa d’Europa, dopo quella del Bayern Monaco. Per dati statistici cui facevano seguito risultati notevoli. I due mesi e mezzo di sosta forzata per ora sono solo i cupi presagi della prima diagnosi, perché per le prime certezze bisognerà aspettare l’ecografia, forse già oggi. Ieri però, l’ottimismo di staff medico e giocatore era merce rara. La Juve, in una nota, s’è limitata a dire che il difensore avrebbe di certo saltato la partita con il Cagliari, ma le sensazioni erano brutte: il primo referto ipotizza infatti una sospetta lesione di secondo grado. Chiellini, sempre per problemi al polpaccio destro, aveva saltato le partite con Milan e Torino, salvo poi rientrare tirato a lucido. E guai ne aveva avuti anche in estate, quando nella finale degli Europei si ammaccò al gemello mediale del polpaccio (lesione di primo-secondo grado): ma quella volta era il sinistro. Detto che Caceres offre robuste garanzie, la partenza di Lucio e il ko di Chiellini lasciano all’ad Beppe Marotta una sola certezza: un difensore arriverà. Sul depliant, da tempo, c’è Federico Peluso, 29 anni a gennaio, esterno sinistro dell’Atalanta con licenza anche da centrale. E ci rientrerà pure Salvatore Bocchetti, sondato diverse volte, anche se per il giocatore del Rubin Kazan c’è l’ostacolo del prezzo del cartellino e dell’ingaggio. Le new entry sono Luis Neto, 24 anni, portoghese del Siena, e Danilo, 28 anni, brasiliano dell’Udinese: pezzi cari, però.

(Massimiliano Nerozzi - La Stampa)


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