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  • Juve, Kulusevski e il peso di essere un predestinato: deve imparare a gestire le critiche

    Juve, Kulusevski e il peso di essere un predestinato: deve imparare a gestire le critiche

    • Gianluca Minchiotti
    Il peso di essere un predestinato. Dejan Kulusevski lo sta sperimentando in questa prima parte di stagione, fra Juventus e nazionale svedese. Per il classe 2000 ex Parma il 2020-21 è iniziato con il botto, con una super prestazione e un gran gol contro la Sampdoria. Poi sono arrivate due partite in chiaroscuro, il 2-2 fra la Juve e la Roma e la sconfitta per 2-1 contro la Croazia (secondo passo falso consecutivo per gli scandinavi dopo il ko con il Portogallo dell'8 settembre).

    FRA SVEZIA E JUVE - E per Kulusevski sono arrivate le critiche, fra le quali quella dell'ex centrocampista Kim Kallstrom: "Il ct Andersson ha bisogno delle doti di Kulusevski in campo, ma non credo che fosse pronto ad affrontare le critiche se non lo avesse schierato. Per me è la scelta giusta sia dal punto di vista sportivo che da quello mediatico. Penso che Kulusevski dovrebbe giocare viste le sue qualità, ma ci sono anche motivazioni diverse dietro a questa decisione".

    Se in Svezia Kulusevski è stato prescelto come giocatore simbolo del futuro e 'deve' giocare, alla Juventus la situazione è per certi aspetti più morbida, ma non per questo meno pregna di aspettative. E' più morbida perché in bianconero gli attori principali sono altri, da Cristiano Ronaldo a Dybala, ma è altrettanto vero che nei confronti di Kulusevski (acquistato a gennaio dall'Atalanta per 35 milioni di più bonus, strappandolo alla concorrenza dell'Inter) le aspettative sono molto alte anche a Torino. 

    CONTRO E CON CR7 - Kulusevski ha comunque tutte le carte in regola per sostenere questa pressione e per diventare protagonista assoluto con la maglia della Svezia e con quella della Juventus, come dimostrato dalla freddezza ostentata nel suo colpo da biliardo contro la Sampdoria, all'esordio in bianconero. Gli esami ripartono da domani sera, quando di fronte alla Svezia si ripresenterà il Portogallo, privo di Ronaldo, positivo al Covid. E poi di nuovo sabato a Crotone, senza CR7 a fianco. Con il peso di essere un predestinato.  

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