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Juve, Allegri: 'Col Milan grande partita, ma è più importante per loro. La formazione...'

Juve, Allegri: 'Col Milan grande partita, ma è più importante per loro. La formazione...'

  • Nicola Balice, inviato a Torino
    Nicola Balice, inviato a Torino
Arriva il Milan all’Allianz Stadium e Max Allegri presenta così la sfida, con la Juve costretta a non perdere altro terreno in classifica. Questi i temi principali toccati dall’allenatore bianconero.

MILAN - “Sempre Juve-Milan, partita più importante o una delle più importanti. Dobbiamo fare bella prestazione, abbiamo un solo punto è dobbiamo dare seguito alla gara di Champions. Già da un anno e mezzo che gioca molto bene il Milan, quasi tre che questo gruppo gioca insieme, sta crescendo. Penso sia più importante per loro che per noi. A Liverpool hanno disputato una grande partita, dimostra che hanno personalità. Servirà pazienza e poca fretta”

FORMAZIONE - “Ho un dubbio per reparto”

CHIESA - “Chiesa è uno dei dubbi, a destra rende molto di più. Davanti dovrebbe giocare con una punta. A sinistra ha qualità importanti che può sfruttare per rientrare e tirare. Deve ancora crescere nella lettura della partita, le sue caratteristiche son sue e nessuno gliele toglie”

CONDIZIONE - “I risultati non sono stati direttamente proporzionali alle prestazioni, bisogna crescere tutti insieme, io devo conoscere loro. Devo capire meglio chi rende più o meno partendo dalla panchina, però la squadra sta giocando bene. Dobbiamo fare una bella partita tecnica”

PRESSIONE - “Ibra ho avuto la fortuna di allenarlo, è un giocatore ancora importante. Noi il primo bilancio lo faremo alla sosta di novembre, credo che lì saremo in una posizione diversa”

FAVORITE - “Non credo ci sia una squadra in grado di schiacciare il campionato, si fa presto a perdere ma anche a recuperare i punti. Noi dobbiamo provare a recuperare. Il calcio lo ha inventato il diavolo…”

TESTA - “Più psicologo che allenatore? La squadra va messa in campo, per ottenere le cose non basta fare le cose da 6 ma da 8 o 9 e a volte non basta. La Juve non deve fare le cose per vincere le partite, ma per vincere i campionati”

CENTROCAMPO STORTO - “Lo è ora, ma lo è da sempre. Chiesa o Cuadrado non hanno le caratteristiche di Rabiot. A sinistra siamo sempre stati un po’ orfani, si ovvia durante la partita”

DE LIGT - “Ha 22 anni, è molto bravo, ma quando è arrivato qualcuno diceva che era un futuro Pallone d’Oro. Serve calma. Chiellini a 20 anni era come De Ligt o forse peggio, poi a 28 è diventato un giocatore serio. C’è un percorso da fare, le eccezioni sono uniche”

DIFESA  - “Sorpresa piacevole Rugani ma non avevo dubbi, domani dubbio tra gli altri centrali a meno che non si giochi a tre. Bonucci? Prima o poi dovrà riposare anche lui”

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