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  • Juve, Sarri: 'Tridente solo in certe condizioni. Ronaldo in crescita, Ramsey ancora in dubbio' VIDEO

    Juve, Sarri: 'Tridente solo in certe condizioni. Ronaldo in crescita, Ramsey ancora in dubbio' VIDEO

    Alla vigilia di Juventus-Udinese arriva la conferenza stampa di Maurizio Sarri, chiamato a ritrovare l'appuntamento con i tre punti che per i bianconeri manca da due giornate. Questi i temi principali toccati dal tecnico:



    "Problemi post Champions? E' un riscontro, non un'opinione. Se ripetiamo, due tre volte di seguito non è più casuale, dobbiamo migliorare da questo punto di vista. Le partite di Champions portano via tante energie dal punto di vista nervoso, dobbiamo fare un passo avanti da questo punto di vista. Gotti ha un'intelligenza straordinaria, ho avuto la fortuna di lavorare con lui e Zola al Chelsea, senza di loro sarebbe stato diverso. Ha un'intelligenza spiccata, sono felice che abbia questa opportunità anche se mi dicono che non vorrebbe neanche averla".

    TRIDENTE - "Squadra aggressiva non ha niente a che vedere con offensiva, offensiva è la mentalità. Per me il modulo più difensivo del mondo è il 3-4-3, la mentalità offensiva non è un attaccante in più o in meno. Per far giocare insieme questi tre giocatori ci vanno determinate condizioni che vanno capite, deve esserci un presupposto perché ci siano queste condizioni".

    DOUGLAS COSTA E BENTANCUR - "Stanno bene, con dei presupposti diversi. Bentancur è stato fuori 3 giorni, Douglas 20. Per Bentancur 99% non incide sulle condizioni, per Costa va a incidere. Si sono mossi bene entrambi, su Douglas ho la riserva sulla tenuta".

    BENTANCUR - "Diventerà un giocatore top, ha qualità fisiche e tecniche sopra la norma, tatticamente e come personalità sta crescendo, se ha un'evoluzione normale sono certo che diventerà un calciatore top".

    RAMSEY - "Fino ad oggi non è stato a disposizione, ha fatto differenziati con i riabilitatori, dalle relazioni che ho procede bene oggi farà parte dell'allenamento in gruppo, vediamo se domani c'è la possibilità di portarlo in panchina".

    RONALDO - "In questo momento sta recuperando bene dalle partite, è cresciuto molto a livello di condizione fisica, la sua sensazione anche ieri è che il recupero è più veloce e rapido rispetto a 20 giorni fa, valuteremo nei prossimi giorni da come esce dalle partite ma la sensazione è di grande crescita". 

    CENTROCAMPO - "Deluso da Rabiot no, è un ragazzo che ha avuto problemi di ambientamento nel nostro calcio ma è normale, si è infortunato quando era in crescita, ha una struttura fisica notevole, era chiaro che gli potesse mancare brillantezza infatti ha fatto meglio nel secondo tempo ha livello di tenuta rispetto al primo tempo dove contava la brillantezza. E' un introverso, ci metterà mesi a trovarsi bene in una realtà nuova. Emre ha vissuto una delusione forte ed ha fatto fatica ad andare oltre questa delusione. Chi gioca domani? Sicuramente uno dei due, nel corso della partita sicuramente tutti e due".

    UDINESE - "Non ho grandi idee sull'Udinese di Gotti, è una squadra pericolosa ed ha attaccanti che per caratteristiche possono rendersi pericolosi anche in situazioni apparentemente non pericolose. E' una squadra con cui dovremmo giocare con grande attenzione con le posizioni sotto la linea della palla".

    CALCIO ITALIANO - "Il sorteggio non mi interessa in questo momento, sono felice per il calcio italiano che ci ha portato tre squadre, può essere il segnale di risveglio, forse ci manca la certezza di arrivare fino in fondo come in passato. Adesso pensiamo al campionato, se sono il primo a parlare di Champions non do un buon segnale ai calciatori".

    CAMPIONATO ED EUROPA - "In Champions, non sempre, trovi squadre così aperte. Il Bayer è la squadra in Bundes con il maggior possesso palla, la Lokomotiv era una squadra diversa che aveva tendenza a chiudersi, io non credo che se una squadra si chiude la squadra forte debba andare in difficoltà, anche le squadre forti sentono la mancanza di spazi ma se bastasse chiudersi i grandi cicli non sarebbero mai esistiti. A livello mentale può darsi che dopo aver vinto tanto in Italia inconsciamente la testa possa andare ad obiettivi diversi ma questo dobbiamo combatterlo. Se vogliamo essere vincenti in Europa dobbiamo essere vincenti in Italia".
     

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