Juve, le pagelle di CM: Kostic rasoio decisivo, Fagioli detta legge. Vlahovic è spuntato

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Inter-Juventus 0-1Juventus
Szczesny 6,5: nessun miracolo ma sempre sicuro in ogni intervento.
Gatti 7: è rimasto due mesi fuori dopo il secondo flop col Monza. Poi tra Friburgo e Inter disputa due prestazioni di livello, tutta grinta e fisicità.
Bremer 6,5: accetta il duello con Lukaku senza alcuna paura. E lo vince.
Danilo 6,5: non solo sbarra la strada dalla sua parte, ma accompagna spesso e volentieri l'azione in fase di ripartenza.
De Sciglio 6: svolge il suo compito con efficacia (30' st Cuadrado 6: staffetta con De Sciglio, a lui i potenzialmente incandescenti minuti finali).
Fagioli 7,5: ha iniziato la stagione da ultima scelta, ora sembra difficile immaginare una mezzala destra migliore di lui in questo organico.
Locatelli 6,5: non sempre preciso in fase di impostazione, fondamentale però come schermo davanti alla difesa. Il contrasto su Calhanoglu in area al 55' vale come un gol.
Rabiot 7,5: mano sì, mano no...resta il dominatore della mediana bianconera, giganteggia anche a San Siro. È questo il top player che la Juve ha atteso per anni.
Kostic 7: stavolta sveste i panni dell'uomo assist per indossare quelli del match winner, la rasoiata che vale tre punti è semplicemente perfetta.
Soulé 5,5: un po' troppo leggero, almeno per ora. Si applica, aiuta e non poco in fase difensiva, ma negli ultimi trenta metri sbaglia giocate e scelte (21' st Chiesa 6: uno spezzone per provare a lasciare il segno, si ferma invece per l'ennesima volta) (38' st Paredes sv).
Vlahovic 5,5: ce la mette tutta, però anche nelle situazioni in cui dovrebbe spaccare tutto finisce per avere il braccino.
All. Allegri 7: Di Maria nemmeno si toglie il giaccone, Chiesa dura un quarto d'ora, Pogba non l'ha mai avuto. E a San Siro ne mancano tanti di più. Però arriva una prestazione da Juve, una vittoria da Juve, con tanti gregari che gli danno ragione. La tensione sale e preferisce non vivere gli ultimi minuti a bordo campo.
In verità pure all'andata Danilo segnò con la mano, con la variante che l'interista di turno lo aveva spinto, poi bloccato il braccio, pestato, pur di non farlo colpire. Episodio passato in secondo piano perché poi avete preso il 2-0...ma li non avete aperto bocca
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