Calciomercato.com

  • Juve-Milan: c'eravamo tanto amati...

    Juve-Milan: c'eravamo tanto amati...

    Finiti i tempi delle strategie comuni: ora Juve-Milan si gioca pure in Lega. Nell’era Giraudo, battaglie assieme a Galliani per la gestione dei diritti televisivi; adesso è “match” per eleggere il nuovo presidente. Le polemiche per le sviste arbitrali, però, sono in calo...
    Juve-Milan: c'eravamo tanto amati
    .
    In campo è facile: 3-5-2 da una parte, 4-3-3 dall’altra. E vinca il migliore, a suon di giocate o episodi che siano. Fuori dal campo, invece, è diverso: strategie e tattiche sono ben più complesse, laboriose. Di sicuro, poi, le partite durano più di 90 minuti più recupero: durano settimane, fors’anche mesi... Al di là del match di coppa Italia di oggi, dunque, è curioso vedere, capire come andrà a finire la “partita” che Juventus e Milan stanno giocando all’interno della Lega calcio di serie A: c’è un presidente da eleggere, ci sono due candidati (e un “jolly”) da votare. Nello specifico, c’è un partito - di cui fanno parte anche il club bianconero, insieme con Inter, Roma e Napoli tra le altre - che spinge per Andrea Abodi ... premier. E ce n’è un altro che invece preme per la “promozione” dell’attuale presidente del collegio dei revisori della Lega, Ezio Maria Simonelli : una candidatura lanciata proprio dal club rossonero. Sullo sfondo, nel caso in cui la difficoltà di trovare una figura alternativa risultasse insormontabile, prenderebbe quota l’eventualità di una conferma di Maurizio Beretta , presidente uscente e dunque - nel caso - rientrante.


    IL PASSATO Venerdì potrebbe esserci un verdetto, al quarto tentativo dopo i tre scrutini andati a vuoto. A prescindere dall’esito, è comunque curioso porre l’accento - come anticipavamo - sul fatto che Juventus e Milan si ritroveranno “rivali”. A dispetto dei forti rapporti che hanno caratterizzato i due club in passato. La grande sintonia tra Antonio Giraudo e Adriano Galliani (presidente di Lega, anche, dal 2002 al 2006), le battaglie combattute insieme per la gestione dei diritti televisivi. Vissute parallelamente alle battaglie che invece venivano combattute “contro”, sul campo, laddove ci si contendevano scudetti e coppe Europee.

    IL PRESENTE Con il passare del tempo, la situazione è cambiata. Sotto la gestione di Andrea Agnelli e Giuseppe Marotta i rapporti diplomatici hanno vissuto alti e bassi, dettati - inizialmente - soprattutto da questioni legate al calcio giocato: il famoso gol non convalidato a Muntari , le liti furibonde e gli insulti nel tunnel degli spogliatoi tra Antonio Conte e Galliani, gli strascici polemici che hanno accompagnato la volata scudetto a suon di botta e risposta tra protagonisti. A margine della stagione 2012-2013, invece, è paradossalmente “scoppiata la pace” per ciò che riguarda le sviste arbitrali: meno provocazioni, meno attacchi, anche quando la Juventus ha subìto un torto degno del caso Muntari e si è vista assegnare contro un rigore per un presunto fallo di mano di Isla , che invece fallo di mano non era. Al di là della comprensibile voglia di rifarsi, voglia di rivincita da consumare oggi, nessuno è andato sopra le righe, le polemiche sono state ridotte al minimo. Quanto alle strategie politiche, però, la contesa continua. Ben più accesa ed equilibrata di quanto non sia quella per la conquista dello scudetto...


    Altre Notizie