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  • Milan-Juve: ecco le offerte per Drogba

    Milan-Juve: ecco le offerte per Drogba

    Bianconeri avvantaggiati perché da tempo sono in contatto con la punta. I rossoneri devono prima vendere Pato e Robinho.
    Drogba, non è fumo: il Milan tenta il sorpasso sulla Juve per l'ivoriano. Via allo sprint di Natale.
    E’ pronto il trailer di «Natale a casa Drogba». Attori protagonisti: Beppe Marotta e Adriano Galliani. Vale a dire gli a.d. di Juventus e Milan, i due club italiani che più da vicino stanno lavorando per avere il sì dell’attaccante ivoriano in rotta con lo Shanghai. La partita è apertissima, anche se il club campione d’Italia ha guadagnato un importante vantaggio dopo i contatti delle scorse settimane. Un’intesa di massima per un contratto di 18 mesi è stata già trovata. Va limata la differenza sull’entità dello stipendio. Ed è il motivo per cui i dirigenti bianconeri hanno preso appuntamento subito dopo Natale. Quindi i campioni d’Italia stanno facendo i passi giusti, ben sapendo che in lizza c’è sempre il Chelsea, cioè il suo vecchio club della punta.

     
    La svolta La novità delle ultime ore è rappresentata dall’ingresso in scena del Milan, alle prese con le trattative brasiliane per la cessione di Pato e Robinho. Adriano Galliani sull’argomento non offre sponde. La strategia è implacabile: prima si vende, poi si compra. Così il manager rossonero devia le attenzioni sul trionfatore dell’ultima Champions League. Ciò non esclude, però, che si sia già mosso per verificare la fattibilità dell’operazione. I segnali sono ormai chiari. Il club di via Turati non ha ancora fatto mosse ufficiali, ma se dall’ufficio vendite arrivassero a breve notizie significative... Insomma il Milan è pronto ad entrare in azione, ma è costretto ad agire in surplace.
     
    Vantaggio Perciò dobbiamo considerare la Juve ancora in virtuale vantaggio. Diciamo 60% per i bianconeri e 40% per i rossoneri. E’ chiaro, però, che il fixing è in evoluzione continua. Sono da escludere, però, sgambetti tra le due società amiche. Nessuno vuole alimentare pericolose aste. Già l’attaccante ivoriano ha aspettative importante, sarebbe negativo rinforzarle con un eventuale gioco al rialzo. Del resto i bianconeri prima di dare l’assalto finale vogliono valutare bene le opportunità di mercato per gli attaccanti in rosa. E Conte aspetta rinforzi, ma senza rompere gli attuali equilibri dello spogliatoio. Insomma, anche a Torino vogliono soppesare tutte le situazioni prima dell’assalto finale.
     
    Il viaggio Intanto il Milan è in stretto contatto con i referenti brasiliani per le trattative su Pato e Robinho. Adriano Galliani domenica partirà per il Brasile, dove trascorrerà la vacanze natalizie. Ma in programma ci sono già degli appuntamenti. Lì è già al lavoro Mino Raiola per vedere di avvicinare domanda e offerta con il Santos per Robinho. Ma in partita ci sono anche Flamengo e Atletico Mineiro, senza sottovalutare altri ingressi in scena. Peraltro in Brasile il mercato apre il 15 gennaio e chiude a metà aprile. Quindi le strategie di mercato da quelle parti sono in piena evoluzione. E il Milan mette nel conto che i dialoghi procedano a lungo. E ciò vale anche per l’offerta da 15 milioni del Corinthians per Pato.
     
    Alternative In ogni caso il Milan sta sondando tutte le possibilità di mercato. Ad esempio c’è stato un sondaggio per Lewandowski, a scadenza nel 2014 con il Borussia Dortmund. Ma per il club tedesco è incedibile. Così Galliani va altrove. Drogba ha un vantaggio rispetto ai concorrenti: può giocare in Champions. Però ha 34 anni e i rossoneri puntano sui giovani. Ecco perché in via Turati non abbandonano mai la carta-Balotelli. La crisi diplomatica di SuperMario con il City è sotto gli occhi di tutti. E se il Milan ne approfitta?
    (Carlo Laudisa - Gazzetta dello Sport)


    Galliani-Marotta, è lite per Drogba.
    La sfida è aperta. Juventus e Milan sono entrate in rotta di collisione per accaparrarsi a gennaio Didier Drogba . E non solo lui. Se la classifica distanzia in maniera abissale le due super potenze del nostro calcio, il mercato invece le riavvicina. Bianco e rossoneri domani conosceranno il loro futuro in Champions League (ci saranno i sorteggi degli ottavi di finale), palcoscenico da sempre amico del club di via Turati e quest’anno più che mai obiettivo primario della società di Andrea Agnelli che per la corsa in serie A si sente già coperta con il materiale in casa. Per aspirare alla finale di Wembley i due club hanno deciso di puntare su un campione che possa fare la differenza in poche partite come Drogba, stella - carissima... - di una mercato di riparazione che potrebbe portare in dote pure un difensore duttile come Federico Pe luso (elemento stimato da entrambi i tecnici, anche se Conte ha un bisogno più impellente a gennaio per la partenza di Asamoah in coppa d’Africa).

     
    VANTAGGIO JUVE La società di corso Galileo Ferraris si è mossa da tempo su Drogba e i contatti con un noto intermediario non si sono mai interrotti, soprattutto dopo che l’ivoriano ha manifestato la volontà di lasciare la Cina (come il compagno Anelka , prossimo ad accasarsi al QPR) dove era approdato nell’estate scorsa firmando un contratto di due anni e mezzo con lo Shanghai Shenhua da un milione di euro al mese. Da escludere un ritorno al Chelsea, che si era limitato a offrire un rinnovo annuale come atto dovuto per la vittoria in Champions. Proposta rifiutata e non più rinnovabile, a dare retta alle indiscrezioni provenienti da Stamford Bridge. Impossibile un approdo in un’altra società di Premie rLeague (Drogba in persona ha giurato amore “inglese” solo al Chelsea). Restano in corsa, in teoria, solo Juve e Milan, entrambe ferme su una posizione: Drogba si deve liberare dallo Shanghai, poi i club italiani saranno pronti a offrirgli un contratto fino al 30 giugno 2014 (di sei mesi più corto rispetto a quello stipulato con i cinesi).
     
    VOCE VILLA Questione a parte l’ingaggio. La Juve - ieri è tornata a circolare una voce su un possibile approdo in prestito di David Villa del Barcellona, ma i bianconeri non sembrano così stuzzicati da un giocatore che non potrebbe giocare in Europa -, ufficialmente, non offrirà più di 4 milioni netti a Drogba, dunque un terzo di quanto guadagna in Cina. E’ possibile, piuttosto, che vengano inseriti dei bonus ad obiettivo che innalzerebbero il totale finale. Ma sulla base di 4 non si transige, altrimenti tanti saluti. La stessa cifra la mette sul piatto il Milan (bonus compresi, impensabile si possa arrivare a 8-10 milioni, altrimenti non sarebbe stato venduto Ibrahimovic ) che ha un vecchio feeling con Drogba, amante della città di Milano e del ristorante covo rossonero Giannino, dove ha passato diverse domeniche sere lontano da Londra.
     
    BALO ALTERNATIVO Silvio Berlusconi e Adriano Galliani hanno deciso di puntare su giocatori Under22 - per questo motivo la pista alternativa resta Balotelli , ma per arrivarci sarà fondamentale cedere prima Robinho e Pato -, ma Drogba, vista la caratura, sarebbe la classica eccezione. Sul pressing, soprattutto rossonero, molto dipenderà dal sorteggio Champions di domani. Perché? Uscisse dall’urna il Barcellona, oggettivamente quante chance, ad oggi, ci sarebbero di passare il turno? Discorso diverso per la Juventus che da prima classificata punta alla finale e Drogba aumenterebbe le chance europee dell’undici di Conte che a giugno potrà contare invece sulla qualità di Llorente (ieri a Bilbao hanno confermato che a gennaio non si muoverà), con cui è già stato trovato un accordo.
    (Lovato e Masini - Tuttosport)


    I bianconeri offrono 8 milioni fino al 2014, i rossoneri 10. Non di più: pesano età, motivazioni e
    la partecipazione alla Coppa d'Africa.
    Juve e Milan su Drogba: lusso o affare?
    Ammesso, e non concesso, di poter noleggiare Didier Drogba, ne vale davvero la pena? Milan e Juve ne sono convinte, ci stanno provando, e ci proveranno, ma solo a determinate condizioni. Molto poco trattabili. La prima, il prezzo, su questo ci saranno deroghe molto minimal, e bisognerà vedere se avrà invece voglia di concederle il diretto interessato. L’ad bianconero Beppe Marotta non andrà oltre i 4 milioni di ingaggio per i primi sei mesi, e altrettanti fino al giugno 2014; il collega milanista Adriano Galliani ha in mente un’offerta che balla sulle stesse cifre, con un massimo sui cinque milioni. Se la quotazione fosse quella, l’affare si potrebbe anche fare, e la corsa all’ivoriano partire: in ogni caso, non sarebbe duello, perché con Drogba in vetrina, sfidanti per l’acquisto spunterebbero in tutta Europa.

    In una trattativa mai così aleatoria, c’è una sola cosa certa: nessuno, in Italia, s’affaccerà sui 10 (dieci) milioni di euro garantiti dallo Shanghai Shenhua. E dalla Cina bisognerà pur partire, se prima di firmare un nuovo contratto, sarà necessario rompere il vecchio. Vuole la leggenda, consolidata da qualche mese, che all’attaccante le buste paga arrivino in ritardo, e lui si sia scocciato. Resterebbe un problema: il club cinese ha comunque un accordo garantito fino al dicembre 2014, e una non semplice soluzione legale andrebbe trovata. Sull’argomento, Pierre Frelot, uno degli agenti di Drogba, non pare troppo ottimista. Come pure sulle chance del suo assistito di giocare in Italia: ma, si sa, a volte la bugia fa parte del mestiere di procuratore. Detto dei quattrini, ci sarebbe da riflettere anche sull’età (35 anni il prossimo marzo) e gli ultimi sei mesi dentro un calcio da circolo ricreativo. Ultima controindicazione: Drogba vuole vincere la Coppa d’Africa, il che significa una vacanza di un mesetto, a partire dal 19 gennaio. Poi, ovviamente, c’è il talento, la forza, il carisma e il pedigree di uno che ha vinto l’ultima Champions, da trascinatore. Insomma, quel che manca alla Juve. E al Milan. Più che sufficiente per fare un tentativo.

    Così ognuno illustra il proprio depliant: Marotta evidenzia il primato in campionato e il girone tosto di Champions vinto; Galliani lo stuzzica con l’amata Milano e l’amarcord, se i due furono allo stesso tavolo di ristorante nell’agosto 2006. A suo tempo i bianconeri hanno anche fatto arrivare il messaggio all’entourage del giocatore: se torni in Europa, noi ti vorremmo. Da qualche giorno s’è attivato anche il Milan. E magari Galliani, che ha incassato l’offerta di Pastore («vorrei giocare nel Milan»), troverà i soldi per l’operazione volando in Brasile: alla vigilia di Natale parlerà con il Flamengo per Robinho, due giorni più tardi sarà a tavola con il Corinthians, per Pato. Nell’attesa, Drogba s’allena a Cobham, casa Chelsea, dove s’è fatto fotografare con il vecchio amico John Terry. I Blues gli hanno pure dato nuova uniforme, con numero 18 (libero, ahi...) anche se non hanno più la Champions da sventolare. Però Didier l’ha già in bacheca e, molto umanamente, vuole una sola cosa: i soldi.

    Difficile, per la Juve, arrivare anche su altri candidati. Ieri dalla Spagna rilanciavano la possibilità del prestito di David Villa, già offerto dal Barcellona (in vendita) quando Marotta s’informò per Sanchez. Su Villa siamo al gossip, con la medesima attendibilità, per due motivi: non potrebbe giocare la Champions e ha una retribuzione sui 7 milioni. Non si muoverà subito, e si sapeva, anche Fernando Llorente: «A gennaio non partirà - ha tagliato corto Josu Urrutia, presidente dell’Athletic Bilbao - per tre ragioni: una filosofica, una economica e una sportiva». Se ne riparlerà a giugno, gratis.

    (Massimiliano Nerozzi e Laura Bandinelli - La Stampa)


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