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  • JUVE-NAPOLI: Agnelli e De Laurentiis, lezione a tutti i presidenti di serie A

    JUVE-NAPOLI: Agnelli e De Laurentiis, lezione a tutti i presidenti di serie A

    • Stefano Agresti
    Era la primavera del 2007, quasi dieci anni fa. Juve e Napoli, a braccetto, recuperavano la serie A, dopo infinite e differenti sofferenze: retrocessi in B per Calciopoli, i bianconeri; ripartiti ancora più in basso per un fallimento, gli azzurri. Stasera Juve e Napoli si giocheranno lo scudetto, o comunque una parte importante di questo. Gli artefici principali delle risalite di Juve e Napoli non sono Buffon e Higuain, Dybala e Insigne, Allegri e Sarri. No, nessuno di tutti loro, benché tutti siano comunque eccezionali: i piloti delle rinascite sono Andrea Agnelli e Aurelio De Laurentiis. Da anni, in verità, con i loro club ottengono risultati straordinari, adesso però si ritrovano uno di fronte all’altro, in un duello entusiasmante che darà un’indicazione chiara sul nome del prossimo campione d'Italia. E’ la sfida tra i due re, a dieci anni scarsi dalla serie B. Agnelli e De Laurentiis non hanno solo il merito di avere portato lassù Juve e Napoli, perché non contano i risultati e basta: vale anche il metodo attraverso il quale si arriva tanto in alto. Ebbene, entrambe queste società hanno raggiunto l'obiettivo nel modo migliore, anzi nell’unico modo consentito dal calcio moderno: senza spese folli e senza indebitamenti ingestibili, bensì grazie a una programmazione mirata e azzeccata. Sia Agnelli che De Laurentiis hanno sì investito, ma dopo avere incassato; sia Agnelli che De Laurentiis hanno messo assieme tanti campioni, ma senza penalizzare i bilanci. E la dimostrazione che la filosofia sia la stessa lo dimostra il comportamento nell’ultimo mercato di gennaio: non hanno buttato milioni per calciatori di dubbio valore, ma hanno scommesso su giovani talenti italiani che rappresenteranno il futuro. Due nomi su tutti: Mandragora per i bianconeri, Grassi per gli azzurri. E’ la scelta di chi vuole durare nel tempo e non si accontenta di lottare al vertice nell’immediato: una scelta azzeccatissima. Agnelli e De Laurentiis - uomini con profonde diversità nel carattere, nell’età, nella storia personale - hanno insegnato a tanti altri presidenti la strada da percorrere. Peccato che molti ne avessero già presa una sbagliata, di strade: tornare indietro, oggi, è difficilissimo.

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