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  • Juve, Paratici: 'State tutti a casa, dobbiamo farlo sempre di più. Che paura quella volta in Ecuador...'

    Juve, Paratici: 'State tutti a casa, dobbiamo farlo sempre di più. Che paura quella volta in Ecuador...'

    Doveva esserci Paulo Dybala, è invece Fabio Paratici insieme a Gregorio Paltrinieri l'ospite d'onore della trasmissione "A casa con la Juve" su Juventus tv. Questi i temi toccati dal capo dell'area sportiva bianconera.

    STATE A CASA - "State tutti a casa. Io vengo da una terra particolarmente colpita, una provincia quella di Piacenza, che viaggia a una media di 30 morti al giorno. Questo ci deve far pensare. Tutte le cose che abbiamo sentito per sensibilizzarci sono molto importanti, ma non bastano. Dobbiamo riuscire a seguirle, a farlo sempre di più"

    DYBALA - "Grazie a voi (scherza, ndr), mi avete fatto sostituire Dybala paragonandomi fisicamente a Paltrinieri..."

    ANEDDOTO - "Ho avuto la fortuna di viaggiare tanto, sei anni alla Samp da capo osservatore per il settore giovanile, ero sempre via. Ci sono tanti aneddoti. Un anno seguendo un sudamericano sub-17 a Quito, in Ecuador, un posto non proprio sicuro. Per seguire questo ragazzo, parlai con la famiglia che mi diede un appuntamento alla stazione dei bus di Quito, uno dei posti più malfamati del mondo. Mi vestii anche bene, il tassista mi disse 'Sei sicuro di scendere?'. Capii di aver commesso un grosso errore, attraversai la stazione a testa bassa..."

    ANEDDOTO 2 - "A un Mondiale Under 17 in Canada, dove la semifinale era Argentina-Cile, già allora seguivamo Vidal. Finì 3-2, 8 contro 8, arrestarono diversi calciatori nel sottopassaggio..."

    ANEDDOTO 3 - "Siamo partiti per vedere una doppia partita in Polonia, ci sono rimasto per dieci giorni di fila a causa della neve e vi assicuro che il polacco non è la mia lunga, senza la tecnologia di oggi. Andavo all'internet point dell'albergo e ci stavo venti ore. Quando alla Sampdoria è arrivato il conto, me l'hanno giustamente decurtato dallo stipendio"

    MUSICA - "Sono un appassionato, anche Gabriella Ravizzoti lo è e insieme cerchiamo nuovi talenti scambiandoci tanti link". 

    IN CAMPO - "Ero un jolly, cercavo di inserirmi dove mancavano gli altri, provavo a sfruttare le opportunità che si creavano. A chi potrei paragonarmi? Del recente passato, a Gianluca Pessotto. La mia esultanza? Non segnavo mai!"

    NUOTO - "Mi piacerebbe farlo di più, ma dopo un po' mi annoio. Anche per questo ammiro questi grandi campioni perché riescono ad allenarsi in questa maniera pur restando sempre da soli in acqua"

    PALTRINIERI - "Io sono un grande appassionato di calcio e di sport, quindi seguo tutto. Per questo seguivo Gregorio quando aveva iniziato ad avvicinarsi all'Olimpiade, che è l'evento clou. L'ho seguito con grande attenzione, come ho fatto con grandi campioni di altri sport chiamiamoli minori, come Campriani, Goggia, Brignone, Quadarella... l'Italia ha un gruppo di grandi campioni che sostituiranno Pellegrini, Buffon, Rossi, saranno di grande esempio. Ho letto anche il suo libro "Il peso dell'acqua", c'è una parte in cui spiega il peso della responsabilità di dover vincere, dice che dopo la finale olimpica ha sognato tante volte di non aver ancora gareggiato e questa pressione dell'aspettativa enorme e mi sono rivisto nella nostra situazione degli ultimi 7-8 anni. La scontatezza di vincere per forza ti toglie anche il gusto se non sei forte di testa e non hai un gruppo forte".

    FILM, TV E LIBRI - "Mi è piaciuto molto 'Joker'. Ho trovato molto interessante 'Sky Sport Room'. Ho guardato tanti documentari su Sky Arte, quello su Tognazzi e Brera in particolare. Un libro da consigliare? L'ultimo di Walter Veltroni".

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