Sempre più verso il patteggiamento. La questione più calda dell'estate bianconera - la sorte del suo allenatore, che ha guidato la Juventus a uno straordinario scudetto - sembra assumere connotati più chiari nella strategia del pool legale di Antonio Conte, deferito per due casi di omessa denuncia di illecito sportivo nell'ambito del processo sul Calcioscommesse. E già entro mercoledì 1 agosto, data dell'udienza di Conte davanti alla Commissione disciplinare, si potrebbe conoscere l'entità della pena per il tecnico bianconero. Dietro le quinte, in silenzio, cominciano le manovre per questa anomala sostituzione: Conte potrà infatti allenare, ma non andare in panchina né, assolutamente, avere contatti verbali di alcun tipo con chi ci va. Che, molto probabilmente, sarà Marco Baroni, l'allenatore che ha conquistato il Viareggio con la Primavera (ma è spuntato anche il nome di Massimo Carrera). Con Conte si sono schierati anche i tifosi. E in questo clima, si avvicinano Supercoppa Italiana e campionato. John Elkann indica la ricetta vincente («lo spirito di squadra si deve mantenere e rinforzare») e promette: «Stiamo lavorando per costruire una squadra ancora più forte, anche se lo è già». La Juventus, però, ha tre problemi, al momento, che si chiamano Caceres, Chiellini e Isla, infortunati; ma anche quello, ormai imminente, di Bonucci, che rischia tre anni di stop per illecito sportivo. E si tratta di un'altra bella tegola. L'ad Beppe Marotta ha scaldato i telefoni anche ieri: è caccia a un altro difensore (il solito Bocchetti del Rubin Kazan, Andreolli e Bruno Alves i nomi caldi, ma intanto è stato bloccato il promettentissimo Masi, tornato dal prestito alla Pro Vercelli). Questa operazione potrebbe frenare ulteriormente l'acquisto di una grande punta: se si spendono altri soldi per il sostituto di Bonucci e continuano a non partire Melo, Krasic e Iaquinta, non ci sono grandi margini per trattare.