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  • Juve, Pirlo batte Sarri 1-0. Parla chiaro, ha coraggio e le spalle coperte da Agnelli: conquisterà i giocatori

    Juve, Pirlo batte Sarri 1-0. Parla chiaro, ha coraggio e le spalle coperte da Agnelli: conquisterà i giocatori

    • Alberto Cerruti
      Alberto Cerruti
    Un azzardo, una scommessa, un predestinato. La notizia che Andrea Pirlo sarebbe stato il nuovo allenatore della Juventus prima ha sorpreso tutti e poi ha suscitato un’ondata di commenti di vario genere. Come sempre sarà il campo a decidere se il presidente Andrea Agnelli ha fatto la scelta giusta, perché i risultati prima del bel gioco sono l’unico giudice inappellabile per qualsiasi allenatore e non a caso Sarri sarebbe ancora al suo posto se avesse vinto la Champions, che rimane la grande ossessione e il grande obiettivo della Juventus. In attesa di sapere con quali uomini inseguirà il decimo scudetto consecutivo bianconero e possibilmente la coppa dalle grandi orecchie che vinse da giocatore, al contrario del suo predecessore, Pirlo è già partito in vantaggio su Sarri nel giorno della sua presentazione

    Ricordate le frasi di un anno fa del neo-tecnico juventino, quando Sarri confessò di trovarsi in una situazione imbarazzante per i molti esuberi nell’organico? Mandzukic, che infatti fu lasciato ai margini dalla società, rappresentò il caso più clamoroso e a distanza di tempo l’errore più evidente di una campagna acquisti in cui Sarri fu più spettatore che suggeritore. L’esatto opposto di Pirlo per un motivo molto semplice: perché lui, al contrario di Sarri, è stato scelto personalmente da Agnelli e quindi parte con le spalle coperte. Nemmeno questa protezione, però, potrebbe bastare se Pirlo non avesse il carisma, la personalità e il coraggio di parlare con chiarezza, ai giocatori e di conseguenza alla stampa. 

    Sarebbe stato molto facile, infatti, per un debuttante come lui in un nuovo ruolo così delicato, barcamenarsi nella prima attesissima conferenza stampa ufficiale con frasi di circostanza spesso usate dai suoi colleghi più esperti. Invece di dire “vediamo che cosa succederà, aspettiamo la fine del mercato, la società sta lavorando bene”, Pirlo ha detto chiaro e tondo con la stessa precisione con cui lanciava in gol Inzaghi al Milan e Tevez alla Juventus, che Higuain non fa più parte del cosiddetto progetto, dopo avergli spiegato direttamente in privato che è stato un campione, ma adesso le loro strade si dividono. Una verità scomoda, ma coraggiosa, che lo stesso argentino ha apprezzato, perché si è reso conto di non essere stato preso in giro con false promesse. Ancora più importante, e non soltanto in prospettiva pensando ai risultati del campo, è stata la conferma di Dybala, che non sarà messo sul mercato come sembrava nei giorni scorsi, anche se il suo rinnovo non è ancora stato perfezionato. Scelta giustissima nella quale è stata decisiva la volontà di Pirlo, perché Dybala è destinato a diventare l’uomo simbolo della Juventus quando non ci sarà più Ronaldo e il capitano quando non ci saranno più Chiellini e Bonucci. Meno importante in apparenza, ma utilissima per il lavoro di tutti i giorni, sarà un’altra scelta di Pirlo, inattesa come la sua promozione, perché nessuno immaginava che Tudor potesse rientrare alla base per trasmettere la sua esperienza ai difensori. Un’altra dimostrazione delle idee chiare di Pirlo, che proprio per questo ha subito conquistato Agnelli e sicuramente conquisterà i giocatori, troppo distanti da Sarri in campo e soprattutto fuori. Un anno dopo, quindi, al calcio d’inizio della nuova partita della Juventus, Pirlo batte Sarri 1-0. E adesso palla al centro, per vedere che cosa succederà al fischio finale

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