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  • Juve più forte di Collina e dei suoi arbitri anti-italiani. Tavecchio, non dici niente?

    Juve più forte di Collina e dei suoi arbitri anti-italiani. Tavecchio, non dici niente?

    • Stefano Agresti
    La Juve in finale di Champions contro il Barcellona e la Juve adesso contro il Bayern. Il Napoli in semifinale di Europa League contro il Dnipro e il Napoli giovedì scorso a Vila-Real. La Roma contro il Real Madrid e la Lazio a Istanbul, entrambe la settimana passata. In pochi mesi, l’Europa ci ha fischiato tutto contro: evidenti rigori negati, gol irregolari subiti. Una raffica di danni inaccettabile. Attenzione: il designatore degli arbitri per conto dell’Uefa di nome fa Pierluigi e di cognome Collina.
     
    Non siamo così ciechi e sprovveduti da non saper valutare chi gioca meglio. E ieri, ad esempio, il Bayern ha giocato evidentemente meglio della Juve per un'ora, perciò il suo doppio vantaggio - per quanto riguarda il rendimento sul campo - era assolutamente legittimo: i tedeschi fino al 60’ sono stati padroni della partita, hanno tenuto sempre la palla, non sono mai andati seriamente in difficoltà. Il calcio, però, non è il pugilato né la ginnastica artistica: non ci sono i giudici con le palette che danno i voti e non si vince in base alle loro valutazioni. Nel calcio contano i gol, pertanto capita - non raramente - che vinca chi gioca peggio: basta che segni di più.
     
    Ecco: al termine del primo tempo di Juve-Bayern, benché la squadra di Guardiola fosse stata superiore, avrebbero dovuto essere in vantaggio i bianconeri, perché c’era un rigore nettissimo per fallo di mani di Vidal in area tedesca e perché il gol del vantaggio di Muller era viziato da un indiscutibile fuorigioco. Poi, nella ripresa, il raddoppio di Robben, dopo un intervento sospetto di Lewandowski su Bonucci. In quel momento il Bayern era avanti 2-0, meritava quel vantaggio perché aveva dominato la partita, ma con un arbitro equo il risultato sarebbe stato almeno di parità. Per fortuna la Juve s’è svegliata, ha colpito una volta e poi un’altra: è stata grande, più forte perfino dell’inglese Atkinson e di chi ce l’ha mandato.
     
    Questo nuovo vergognoso arbitraggio, ennesimo capitolo di una lunga storia molto anti-italiana, dovrebbe essere l’ultima goccia. Il vaso dovrebbe traboccare: il presidente della Federazione dovrebbe prendere l'iniziativa, manifestare chiaramente all’Uefa la propria indignazione, chiedere spiegazioni a Collina rinfacciandogli tutto quello che è successo negli ultimi mesi. Ma abbiamo il forte, fortissimo sospetto che Tavecchio non lo farà. Il nostro peso politico è inesistente, la personalità della nostra Federazione è pari a zero, così continueremo a subire in silenzio. Tutto questo mentre Collina se la ride. E fa fare carriera a questi piccoli arbitri che ci calpestano liberamente.

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