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  • Juve Primavera, le pagelle di CM: bianconeri scarichi, Audero e Lirola non bastano

    Juve Primavera, le pagelle di CM: bianconeri scarichi, Audero e Lirola non bastano

    • Nicola Balice

    Roma-Juventus 7-6 dcr (1-1 dtr, 1-1 dts)

     

    AUDERO 7: ci pensa lui a tenere a galla i suoi nel momento di difficoltà, può poco sul gol di Ponce. Non sarebbe bastato il primo miracolo sul tiro a botta sicura di Spinozzi, poi ribadito in rete con il gioco fermo per fuorigioco inesistente. Ai rigori sfiora un paio di guizzi, non è fortunato

    LIROLA KOSOK 6.5: all'atto finale con il serbatoio un po' scarico, l'accelerata che porta al rigore di Kastanos è però ancora una volta sua

    ROMAGNA 6: pronti via e perde un pallone sanguinoso, poco dopo un altro lo buca pericolosamente. Cresce col passare dei minuti pur digerendo poco i continui cambi di posizione giallorossi.

    BLANCO MORENO 5.5: roccioso e di presenza, è però colpevole sul gol dell'1-1 quando rimane a guardare Ponce invece di mettergli pressione.

    ZAPPA 5.5: protagonista nel bene e nel male. Colpisce una traversa clamorosa a fine primo tempo con un bolide dalla distanza che avrebbe forse chiuso la partita, rendendosi in altre occasioni l'attaccante aggiunto più pericoloso della Juve. È però anche lui spettatore non pagante del gol di Ponce, mentre il guardalinee lo grazia nonostante fosse lui a tenere in gioco nettamente Spinozzi a tempo quasi scaduto.

    MACEK 6: recupera tanti palloni, ne perde altrettanti. Prendere o lasciare, il pacchetto completo prevede un motorino inesauribile a volte troppo frenetico (118' DI MASSIMO ng: entra per la lotteria dei rigori, non sbaglia).

    TOURE 5: perso Clemenza per infortunio e arretrato Romagna in difesa, Grosso le ha provate tutte per il ruolo di vertice basso di centrocampo. Bene contro Empoli e Toro, male contro la Roma. Già ammonito rischia il secondo giallo e Grosso lo sostituisce (66' DIDIBA 5.5: il fioretto non è tra le armi a sua disposizione, porta in campo tutta la sostanza di cui la Juve aveva bisogno davanti alla difesa pur commettendo qualche errore plateale)

    CASSATA 6: il copione della partita impone una prova accorta, non nelle sue corde. Si adegua senza riuscire però a spezzare in due la gara con le sue proverbiali progressioni in campo aperto.

    KASTANOS 6.5: gioca sulle punte, ha grande qualità ma si accende solo a intermittenza. Si carica prima del rigore come un saltatore in alto, lo trasforma senza paura.

    FAVILLI 5.5: partita di sacrificio, finendo per giocare spesso molto largo. Stritolato nella morsa Marchizza-Capradossi, almeno lotta come un leone. Stremato, aspetta il settimo rigore per presantarsi sul dischetto ma

    POZZEBON 5: match winner in semifinale, semplicemente non si fa mai vedere contro la Roma fino a quando non si trova ad ostacolare Cassata per il tiro a porta vuota quando il 90' stava per scoccare (95' VADALA' 5.5: non riesce a cambiare marcia alle ripartenze bianconere, si conferma incastrato nel più classico dei “vorrei ma non riesco”. Il rigore sbagliato pesa sul giudizio di una stagione negativa a livello personale, schiacciato dalle pressioni di una valutazione “drogata” dall'affare Tevez).

     

    All. GROSSO 5.5: la Juve arriva alla finale scarica di gambe e di testa, approcciandola con troppo timore e lasciando costantemente il pallino del gioco in mano alla Roma. Il vantaggio arriva un po' per caso, la traversa nega a Zappa il gol del ko. Poi nella ripresa la Juve sbaglia ancora una volta l'approccio, facendosi trovare imbambolata sul gol di Ponce. E la lotteria dei rigori non è fortuna come quella di dieci anni fa a Berlino. Rimane una stagione di primissimo livello, con una Viareggio Cup in bacheca e due finali perse sul filo di lana tra Coppa Italia e Scudetto: per quella, un 8 in pagella può anche non bastare.

    @NicolaBalice

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