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  • Mijatovic: 'Nella doppia sfida Juve difficile da eliminare. Dybala non serve al Real Madrid, la clausola di Icardi...'

    Mijatovic: 'Nella doppia sfida Juve difficile da eliminare. Dybala non serve al Real Madrid, la clausola di Icardi...'

    Predrag Mijatovic ha segnato tanti gol al Real Madrid, ma probabilmente nessuno importante come quello che decise la finale di Champions League del 1998, vinta dai Blancos 1-0 contro la Juventus. Il serbo, ora osservatore per i madrileni, ha rilasciato una lunga intervista al Corriere dello Sport.

    SULLA RETE IN FINALE - "Quando ripenso a quella finale sono felice, i tifosi della Juve un po’ meno. Gol in fuorigioco? Per me il gol era buono e quella coppa l’abbiamo vinta noi, con merito. A me basta questo”.

    SUL QUARTO JUVE-REAL - "Prima del sorteggio avevo detto che il Real doveva evitare il Barcellona e la Juventus. Il Barca perché è forte e ha scritto pagine importanti della storia della Champions, la Juve perché in due partite è difficile da eliminare. Questo accoppiamento non mi piace per niente. Tifo per il Real, non sono scaramantico. La Juventus merita tutto il mio rispetto perché è forte, quadrata e tosta. Una squadra nel vero senso della parola. In un match secco come la finale può perdere, ma nell’arco dei 180’ ha fatto vedere tre anni fa al Real, l’anno scorso al Barcellona e quest’anno al Tottenham di cosa è capace”.

    FINALI NEGATIVE - "In finale i bianconeri hanno perso spesso, ma contro di noi nel 1998, con il Barcellona a Berlino e ancora contro il Real a Cardiff si sono trovati di fronte le due grandi di Spagna che hanno dominato la Champions negli ultimi anni. Servivano delle imprese”.

    COSA IMPRESSIONA DELLA JUVE - "Il fatto che tutti si aiutano e si sacrificano. Hanno campioni come Buffon, Chiellini, Higuain, Dybala, gente che nonostante la classe non si tira mai indietro se c’è da dare una mano a un compagno. E’ stato bravo Allegri a creare un gruppo cosi compatto e coeso".

    SU ALLEGRI -  "Ha fatto un bel lavoro. Vincere tutto in Italia e arrivare due volte in finale di Champions è una bella impresa. E’ uno dei migliori in circolazione e lo ha confermato anche contro il Tottenham preparando la seconda gara in maniera perfetta sotto l’aspetto tattico e psicologico".

    BUFFON CONTRO RONALDO - "Buffon lo scorso anno è stato il miglior portiere della Champions e anche adesso è uno dei top. Lasciate stare l’età: ha 40 anni ma sta bene di fisico e soprattutto di testa. Per questo può stare ancora ad alti livelli. Ci sono venticinquenni che sono più vecchi di lui perché non fanno vita da professionisti e non lavorano bene”.

    HIGUAIN - "Gonzalo ha giocato e segnato tanto a Madrid, poi la sua strada e quella del Real si sono divise perché qui hanno deciso di puntare su Benzema. Higuian però anche in Italia ha mostrato il suo valore, lui e Dybala sono forti e pericolosi".

    DYBALA A MADRID - "A me è sempre piaciuto perché segna, serve assist e fa la differenza. Nel calcio di oggi trovare uno cosi è difficile. Questa estate potrebbe andare in una squadra del livello di Real Madrid o Barcellona, dipenderà dai piani della società. A Madrid con Asensio e Isco forse cercano più un centravanti”.

    ICARDI O KANE - "Nel prossimo mercato mi aspetto che il Real torni a essere il Real, ovvero faccia i grandi colpi che lo hanno caratterizzato in passato e che nelle ultime sessioni sono mancati. Un centravanti serve, Icardi e Kane segnano molto: non posso dirvi chi preferisco ma, a differenza degli inglesi, gli argentini in Spagna non hanno mai avuto problemi di adattamento e si sono spesso tolti delle soddisfazioni. Icardi a me piace perché è giovane, ha il senso del gol e…la clausola rescissoria”.

    REAL ELIMINATO DALLA JUVE? - "Sarebbe una stagione fallimentare, e quando hai di fronte una squadra come la Juve la possibilità di uscire dalla Champions non puoi escluderla. Sostituire Zidane? Nei suoi due anni e mezzo Zidane ha vinto tutto e se quest’anno non alzasse la Champions come successo nelle ultime due stagioni meriterebbe comunque fiducia. Ha tanto credito e deve restare a Madrid”.

    ASTORI E FIRENZE - "Molto colpito dalla sua scomparsa, un brutta cosa. Firenze si e dimostrata eccezionale. Lì ho ancora qualche amico e sono stato bene. Mi ricordo l’amore della gente quando sono arrivato: non avevo mai giocato in Italia ma tutti erano già pazzi di me per quel gol in finale contro la Juve”
     

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