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    Juve record: di vittorie e di infortuni

    Juve record: di vittorie e di infortuni

    • Nicola Balice

    Nel bene e nel male, una Juve da record. Se la quattordicesima vittoria consecutiva sembra quasi passare sotto traccia nel testa a testa col Napoli, ecco che l'attualità di una sfida Scudetto ormai alle porte costringe a mettere in primo piano un altro record tutt'altro che da festeggiare. Il fastidio muscolare accusato da Giorgio Chiellini a venti minuti dalla fine, infatti, diventa l'infortunio numero 40 di questa stagione. Un numero incredibile, che forse solo in parte può essere inserito sotto la voce “sfortuna”, soprattutto considerando il fatto che di questi 40 ben 28 sono di carattere muscolare. E nella giornata che permette alla Juve di portare a casa un'altra di quelle partite sporche tanto fondamentali nel cammino Scudetto, per ammissione dello stesso Allegri, qualche dubbio riguardo la gestione dei difensori in questa circostanza sale inevitabilmente a galla: possibile che nemmeno a Frosinone, contro un avverario coriaceo decisamente non irresistibile nel suo reparto d'attacco, fosse il caso di concedere un'occasione a Rugani? Quello stesso Rugani che inevitabilmente potrebbe ora essere protagonista della partita più importante fino ad oggi del campionato, proprio alla vigilia elogiato per la crescita e la duttilità nella conferenza stampa della viglia. E invece ancora una volta costretto alla panchina nonostante il rischio di un Bonucci diffidato e di un Chiellini rientrato in gruppo solo venerdì, poi fatalmente uscito per un problema al polpaccio la cui entità verrà valutata solo una volta rientrati a Torino ed effettuati tutti gli esami del caso. A febbraio appena iniziato, 40 infortuni sono un numero che deve far riflettere.

     

    LA JUVE PIU' FORTE Di record in record, non bisogna però commettere l'errore di dare per scontate le note positive, che sono tante. La quattordicesima vittoria consecutiva porta la Juve di oggi a firmare un'impresa mai riuscita nella storia bianconera, a sole tre vittorie dal record assoluto dell'Inter di Mancini di 17 vittorie di fila nella serie A post-Calciopoli. Una vittoria che riporta a galla i valori di una Juve cinica e determinata anche nelle giornate più complicate da sbloccare, ricercata con ancor più rabbia e voglia di vincere di quanto non fatto mercoledì col Genoa, in un contesto dover la difficoltà più grande era proprio rappresentata dal dare per scontata una vittoria che non lo è stata ad una settimana dalla partitissima col Napoli. Non solo, nel girone di ritorno è sempre ferma a zero la casella dei gol subiti, con Buffon che ormai sta ritrovando l'abitudine di novanta minuti da spettatore o quasi. Mentre nel 2016 solo il gol di Cassano ha macchiato lo score della difesa bianconera in nove partite tra campionato e Coppa Italia. Se i 40 infortuni devono far riflettere in casa Juve, il lato bello della medaglia parla di numeri e prestazioni che semplicemente devono far riflettere tutte le altre. Perché anche nelle difficoltà e con gli uomini contati, questa Juve non conosce altre verbo che vincere.

    @NicolaBalice


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