Juve, resa dei conti in famiglia: cosa è successo tra John Elkann e Andrea Agnelli

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Un passo indietro. E' quello che ha chiesto John Elkann ad Andrea Agnelli. A raccontarlo il Corriere della Sera, che ricostruisce quanto successo in casa Juventus. Lunedì a pranzo e già nel weekend, John, ad di Exor, la holding di famiglia che controlla il club, si è confrontato ruvidamente con il cugino Andrea ribadendogli che la situazione, contabile e giudiziaria, non era più sostenibile. I sindaci della Juve, entrati in carica da poco più di un anno, davanti all’insistenza del management avevano infatti lanciato l'allarme: "Se portate in assemblea questo bilancio, dobbiamo andare in Procura".LA JUVE E' LA VETRINA - Oggi è in menu una conference call con analisti e investitori istituzionali di Exor, e le faccende juventine, ultimamente, stavano turbando l’impero. Nonostante il club (quotato) valga sui 700 milioni di euro, il 2 per cento del valore patrimoniale netto di Exor, sui 31 miliardi. Ma come sussurrò un dirigente nel periodo di Calciopoli "la Juve è l’insegna del locale": la conoscono tutti, in tutto il mondo. E da un ciclo prodigioso, la gestione Agnelli aveva imboccato un via disastrosa, tra campo e, soprattutto, bilancio, con un rosso arrivato a 254 milioni. Nonostante aumenti di capitale per 700 milioni in tre anni. Così, Elkann ha detto stop
Bravo, il vostro incubo peggiore invece sarà sempre il tribunale. Doping, corruzione, plusvalenze false, evasione fiscale, aggiotaggio, falso in bilancio, contatti con criminalità organizzata. La vostra fama vi precede ormai, tutto il mondo ha capito la credibilità dei vostri titoli.. Infatti siam sempre lì, fuori dal confine contate quanto le mosche sulla merda
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