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  • Juve, Ronaldo sembra Fabris di 'Compagni di scuola': irriconoscibile
Juve, Ronaldo sembra Fabris di 'Compagni di scuola': irriconoscibile

Juve, Ronaldo sembra Fabris di 'Compagni di scuola': irriconoscibile

  • Angelo Taglieri
"Un angolo per chi ha la visione del calcio di Nick Hornby, per chi vive la partita come un film, per chi reputa Babangida il miglior calciatore della storia. Un piccolo mondo per chi non ha scritto calcio con il pallone tra i piedi, ma con una penna tra le dita, una telecamera sulla spalla o un joystick in mano, per quelli cresciuti a pane, nutella e Holly e Benji . Il calcio visto con gli occhi, e gli occhiali, del Nerd".


"Guardete com'eri... Guardete come sei... Me pari tu' zio!". Sì rivolge così Walter Finocchiaro, interpretato da Angelo Maettucci, nei confronti di Piermaria Fabris (aka Fabio Traversa), in una delle scene iniziali di Compagni di scuola. E in effetti Fabris, rispetto alla foto dell'ultimo anno di scuola di 15 anni prima, non è più lo stesso. Lo dice lui stesso: "​Sono un po' dimagrito, un po' stempiato... Ma sono Fabris, primo banco a destra...". Eppure nessuno lo riconosce: il tempo è passato, i capelli pure e i suoi compagni fanno fatica a rivedere in lui il liceale che fu. Come qualcuno ha faticato a vedere nell'ultimo Cristiano Ronaldo il vincente di finali che fu

MAI SUCCESSO - Non aveva mai perso due finali di fila, CR7. E invece, alla Juventus, è successo. Prima la Supercoppa Italiana contro la Lazio, vinta dai biancocelesti per 3-1, poi la Coppa Italia, con il trionfo del Napoli ai rigori. E Ronaldo? Niente, nelle due partite post coronavirus, semifinale di ritorno col Milan e finale contro i partenopei (dove riprendere è difficile per tutti, anche per un fuoriclasse assoluto qual è Ronaldo, e questo va detto e sottolineato), il numero 7 bianconero si è visto solo in negativo: il rigore parato da Donnarumma (che fa un miracolo), qualche tentativo goffo di testa, un paio di conclusioni da fuori (una, soprattutto, ben parata da Meret), una rabona più per lo spettacolo che per altro. Poco, troppo poco per Ronaldo. Non un trascinatore, non decisivo, non finalizzatole spietato: lui è tutte queste cose messe insieme, ma quello visto in Coppa non era lui. Un po' come Fabris

ANDARE VIA COME FABRIS? - Quinto rigorista, non ha fatto in tempo neanche a calciarlo: il rischio che si corre quando, spesso, si vuole esultare all'ultimo tiro decisivo. Era successo a San Siro, per esempio, contro l'Atletico Madrid con la maglia del Real, nella finale di Champions. Non è successo l'altra sera. Ora il campionato, per riprendere confidenza col gol, col campo e con i compagni. Per difendere il primo posto e mettere nel mirino la Champions, senza lasciare nulla al caso. E per non fare come Fabris, che all'ennesima presa in giro ha lasciato, mentre ancora in corso. CR7 no, resta. Almeno fino a fine stagione...

@AngeTaglieri88


 

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