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  • Juve, se Krasic resta cambia ruolo

    Juve, se Krasic resta cambia ruolo

    • Gianluca Minchiotti

     

     
     
    L'orizzonte di Milos Krasic ha i colori bianconeri, almeno fino a giugno. "Resta alla Juventus", ha spiegato ieri l'ad Beppe Marotta; "Era e resta della Juve. Malgrado le tante voci al momento non ci sono novità", ha ribadito oggi l'agente Marko Naletelic.
     
    Il punto di partenza (e di arrivo) di questa vicenda è uno: il costo del cartellino del serbo. Da lì non scappa: la Juventus nell'estate del 2010 lo ha pagato 15 milioni di euro (pagabili in tre rate annuali) e non intende prendere un solo centesimo in meno in caso di cessione. Quindi, a meno che entro il 31 gennaio non si presenti un club che pareggi (almeno) quella cifra, Krasic resterà a Vinovo.
     
    Già, ma a fare cosa? In chiave mercato, la sua mancata cessione e il peso del suo ingaggio limiterebbero il budget del mercato bianconero di gennaio. Per quanto riguarda lo spogliatoio, poi, Conte si ritroverebbe a dover gestire un giocatore scontento, ma comunque da allenare e da mandare poi la domenica in tribuna (come accade ormai regolarmente). A meno che, e siamo all terza chiave di lettura della vicenda, quella tecnico-tattica, l'allenatore della Juventus non decida di riciclicare Krasic in un altro ruolo
     
    Finora infatti l'ex Cska Mosca ha fallito nella Juve di Conte impostata con l'iniziale 4-4-2 (o 4-2-4 in fase offensiva). Come esterno alto, non dava nè la profondità necessaria, nè la copertura richiesta dal tecnico in fase difensiva. Da quando la Juventus ha cambiato modulo, passando prima al 4-5-1 e poi al (definitivo) 4-3-3, Krasic non è più stato preso in considerazione. Ma forse nelle sue corde ci sarebbe anche la possibilità di giocare in un altro ruolo
     
    E' la sua storia a dirlo: nel Cska ha giocato sia come esterno che come interno di centrocampo (e in alcune occasioni anche come terzino), nella Serbia pure. Fino ai Mondiali del 2010, poco prima di passare alla Juventus, Krasic era conosciuto come un giocatore duttile: nei tre match della Serbia a Sudafrica 2010, contro Ghana, Australia e Germania, giocò una volta come interno, un'altra come esterno e un'altra ancora come appoggio all'unica punta. Poi, in Italia, sia con Del Neri che con Conte, lo abbiamo visto solo come esterno destro di centrocampo in un 4-4-2
     
    Se, dopo il mercato di gennaio, Krasic dovesse davvero restare a Torino, forse un tentativo di impiego in un altro ruolo (come riserva di Marchisio nei tre della linea mediana ad esempio) si potrebbe fare.      

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