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  • Juve, sempre loro! La BBBC e il potere che logora chi non ce l'ha: per Szczesny e i giovani è un bene?
Juve, sempre loro! La BBBC e il potere che logora chi non ce l'ha: per Szczesny e i giovani è un bene?

Juve, sempre loro! La BBBC e il potere che logora chi non ce l'ha: per Szczesny e i giovani è un bene?

  • Gianluca Minchiotti
Sempre loro, ancora loro. Gianluigi Buffon, Leonardo Bonucci, Andrea Barzagli e Giorgio Chiellini. La BBBC, il simbolo della Juve di Conte e Allegri, sta mettendo il suo sigillo anche su quella di Sarri. Certo, sono cambiati ruoli, modalità e frequenza di impiego, ma l'impronta dei quattro moschettieri che hanno fatto la storia della Juve contemporanea è ancora ben visibile. All'insegna del motto di Tayllerand (poi rinnovato da Andreotti), "Il potere logora chi non ce l'ha", Buffon e i suoi compagni continuano a essere protagonisti, nella Juve, in Serie A e in Champions League. 

BUFFON, dopo il secondo esordio juventino della sua vita, festeggiato una settimana fa contro il Verona, è favorito per una maglia da titolare anche contro la Spal, per battere il record del giocatore italiano con il maggior numero di presenze con squadre di club, speciale classifica che al momento lo vede appaiato a Paolo Maldini a quota 902 partite. 

BONUCCI, che nella stagione del rientro dal Milan era stato tenuto alla larga dalla fascia di capitano (anche in caso di assenza di Chiellini), ha riguadagnato i suoi gradi, di pari passo con un rendimento individuale che sembra migliorato rispetto al 2018-19 (a Brescia è stato il migliore dei suoi). 

BARZAGLI è fresco di ritorno ufficiale alla casa madre, e Sarri in conferenza ne ha parlato in questi termini: "Il primo incarico è quello di curare la fase difensiva di certi giocatori che hanno qualche carenza". Una bella responsabilità, quindi, per un 'maestro' del ruolo di difensore. 

E poi c'è lui, capitan CHIELLINI, infortunato ma addirittura presente in panchina con le stampelle nelle occasioni che contano, come il match vinto contro il Napoli.

Insomma, i 'vecchietti' non mollano. E se per Szczesny forse un po' di pressione c'è, nel giocare con un mostro sacro seduto in panchina che ti osserva, per i vari de Ligt, Demiral e Rugani c'è solo da imparare dai tre difensori che hanno fatto grande la Juve degli ultimi otto anni. 

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