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“Voglio diventare ancora di più leggenda di questa società”, parola di Leonardo Bonucci. Il rinnovo ufficializzato proprio ieri e che legherà il numero 19 bianconero alla Juve fino almeno al 2021, è solo l'ultimo capitolo scritto di quel romanzo che appare ancora lontanissimo dall'atto finale. Un romanzo che ha visto Bonucci arrivare a Torino tra un po' di scetticismo, faticare all'inizio nell'ultima stagione negativa vissuta dalla Juve, per poi avviare una crescita esponenziale che ora vede il difensore costantemente ai vertici mondiali. Top player nel suo ruolo, bandiera di una Juve vincente come nessun'altra nella storia in attesa del sesto Scudetto e magari di quella Champions che rimane sogno e piacevole ossessione. Anzi, Bonucci è molto più di tutto questo. Una leggenda della Juve, in una Juve da leggenda. Con l'umiltà di chi non si vuole fermare e la spavalderia di chi sa che essere consapevole di tutto ciò può apparire presunzione solo a chi non sa.

ANCORA INSIEME – Lo voleva il Real Madrid, lo vuole il Chelsea, non smetterà mai di volerlo Pep Guardiola ovunque allenerà nonostante le sue offerte quasi shock fin qui non abbiano sortito effetto alcuno. Se non quello di rafforzare il legame tra Bonucci e la Juve: secondo rinnovo in due anni, una situazione più unica che rara da affrontare per premiarsi e tenersi ancora più stretti. Ora è completo e definitivo il salto di qualità a leader totale della Juve da parte di Bonucci, pronto ad allungare ulteriormente il proprio cammino in bianconero e con esso il palmares comune: già cinque Scudetti, due Coppe Italia, tre Supercoppe. E tra nove presenze anche Bonucci entrerà nel club dei giocatori capaci di indossare la maglia della Juve almeno 300 volte. Da qui al 2021, e oltre, il curriculum corre e correrà ancora...