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  • Juve, senti Ravanelli: 'Voglio un gol di Bonucci in finale di Champions'
Juve, senti Ravanelli: 'Voglio un gol di Bonucci in finale di Champions'

Juve, senti Ravanelli: 'Voglio un gol di Bonucci in finale di Champions'

Fabrizio Ravanelli racconta a Il Giornale le emozioni della Champions vinta 21 anni fa con la maglia della Juventus, a due giorni da una nuova finale dei bianconeri. Contro l'Ajax, gli uomini di Lippi andarono in vantaggio proprio grazie a una rete del centravanti: “Come mi venne in mente di tirare da quella posizione? Non potevo fare altro… in area non c’era nessun compagno. Anche perché solo un giocatore su dieci in una partita del genere sarebbe andato a fare pressing da solo. Ma io ci ho creduto. Gol nato soltanto dalla mia natura di attaccante? No, è stato pensato. Perché studiando l’Ajax mi ero accorto che i suoi difensori per troppa sicurezza nei propri mezzi tecnici a volte commettevano errori”.

CONFRONTI - “Come si prepara una finale di Champions? Non me lo dica, quante notti ho perso… Questa Juve somiglia alla mia, sì, entrambe nate dopo una sconfitta. Per noi la svolta fu Foggia, per Buffon e compagni Firenze. Ma puoi giocare in questa maniera solamente se i primi difensori sono gli attaccanti”.

IL CAMMINO - “Mandzukic mio erede? Mario è perfino più commovente di me per disponibilità al sacrificio, per la propensione a fare fatica. Ma oltre al croato va sottolineato anche il lavoro di Higuain e pure di Dybala. Altre analogie? Il cammino per arrivare alla finale. Noi nei quarti eliminammo proprio il Real Madrid mentre loro il Barcellona, due spagnole; in semifinale entrambe hanno battuto una rivelazione, noi il Nantes e loro il Monaco, due francesi; in finale a noi toccò l’Ajax e alla Juve di adesso il Real Madrid, in entrambe le occasioni i campioni in carica”.

LA PARTITA - “La squadra di Allegri parte alla pari, 50 e 50 di possibilità. I bianconeri hanno autostima, consapevolezza e la cattiveria giusta. Dico che il gap è diminuito. Quale attacco preferisco? Quello della Juve non ha nulla da invidiare a quello del Real Madrid, con Dybala che può essere tra i primi tre al mondo. Ma mi faccia dire che anche il mio attacco non era male: Baggio, Del Piero, Vialli… sono stato fortunato. Chi vorrei che segnasse sabato sera? Dico un nome: Bonucci, anche per tutto quello che ha vissuto a livello familiare”.

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