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  • Juve senza Chiellini come Real senza Ramos: semifinale Champions a rischio
Juve senza Chiellini come Real senza Ramos: semifinale Champions a rischio

Juve senza Chiellini come Real senza Ramos: semifinale Champions a rischio

  • Giancarlo Padovan
    Giancarlo Padovan
Senza Chiellini in difesa e con Khedira o, peggio, con Bentancur a centrocampo, la Juve rischia una dura lezione dall’Ajax. Non solo la sconfitta, ma anche un risultato che comprometta la qualificazione alla semifinale di Champions League, il grande obiettivo della stagione. 

Per valore agonistico, forza fisica e atteggiamento tattico Chiellini sta alla Juve come Sergio Ramos sta al Real Madrid. E quando i blancos furono travolti in casa dall’Ajax (1-4), uscendo dalla Champions, Ramos non c’era perchè, del tutto improvvidamente, si era fatto ammonire volontariamente nella gara di andata, quando il passaggio del turno sembrava matematico. Invece, nonostante il successo per 2-1 in Olanda, il Real Madrid venne strapazzato a domicilio subendo il gioco palla a terra e la velocità della squadra olandese capace di prendersi per intero l’ampiezza del campo. Ecco, come allora mancava Ramos, questa volta (e, forse, persino al ritorno), mancherà Chiellini, un leader che non può essere sostituito dal timido Rugani e, meno che mai, da Bonucci che, pur essendo un difensore centrale, è più convincente quando gioca a tre che a quattro.

La coppia Bonuci-Rugani viene dalla prestazione contro il Milan, giudicata insufficiente dalla maggioranza della critica. Bonucci ha sbagliato l’uscita palla al piede sul gol del Milan, Rugani si è perso Piatek più di qualche volta e non solo di testa. Buona parte di tifosi juventini, che fiuta il pericolo imminente almeno quanto me, mette nel mirino la società per l’affrettata cessione di Benatia a gennaio. Sono anch’io convinto che Agnelli, Nedved e Paratici abbiano peccato di superficialità ritenendo ancora efficiente Barzagli e utile l’ingaggio di Caceres, però bisogna anche raccontare che era stato Benatia a cercare lo scontro e, dunque, la rottura con Allegri, non il contrario, a volte anche rifiutandosi di scendere in campo.

Se tutto questo, poi, induce il calciatore a chiedere la cessione e di essere risoluto in questo suo proposito, il club può fare poco. Anzi, ad insistere ulteriormente si richiavano effetti  controproducenti. Piuttosto, siccome la situazione di Benatia era conosciuta da mesi, bisognava cercare un’alternativa plausibile, sia economicamente che tecnicamente, sul mercato interno e estero prima dell’apertura del mercato di gennaio.     
Spero di sbagliarmi (capita quasi sempre), ma secondo me - stando così le cose - la Juve subirà uno o due gol. Ha perciò la necessità di segnarne altrettanti e per due buone ragioni. Primo, perchè la difesa dell’Ajax è tutt’altro che impenetrabile. Secondo, perchè in attacco - con Ronaldo recuperato e in campo dal primo minuto - Allegri ha un’insolita abbondanza.

Probabile che al 4-2-3-1 di Ten Hag venga opposto un 4-3-3 e non lo scombiccherato 3-5-2 della prima parte della gara di Cagliari. Nè Alex Sandro (che lo fece in Sardegna), né De Sciglio possono giocare da centrali anche perchè contro una sola punta (Tadic) non avrebbe senso. Il problema è come e con chi limitare i movimenti di Van de Beek che si inserisce dietro l’attaccante o i tagli di Neres e Ziyech che lasciano spesso lo spazio ai terzini.

Contro una squadra a trazione anteriore come l’Ajax non ha senso fare una partita conservativa perchè non durerebbe. Meglio colpire in ripartenza o con un pressing alto che impedisca il loro palleggio in costruzione. Chi pressa alto pressa due volte. Farlo per primi non è secondario perchè l’oppositore rischia di uscirne inibito. Per riuscire in questo serve una Juve corta, abile nello scalare in avanti e compatta tra centrocampo e difesa. Penso che il posto di Emre Can (sarebbe potuto essere utile anche da centrale difensivo come contro l’Atletico Madrid) sarà preso da Khedira che ha meno di un’ora nelle gambe. Inevitabile che gli subentri Bentancur (in condizioni penose), a meno che Allegri non ci voglia sorprendere arretrando Bernardeschi (me lo immagino titolare nel tridente) con l’inserimento di Douglas Costa (venti minuti a tutta birra li può fare) o di Dybala a ridosso di Mandzukic e Ronaldo.

Kean può essere una buona opzione a partita in corso, magari come terzo cambio dopo Dybala e Duglas Costa. Allegri tocca ferro. In questo momento avere una Juve sana e più importante di avere una Juve forte. Se, per esempio, si facesse male un centrale difensivo l’unica rammendo è De Sciglio. Cancelo a destra e Alex Sandro a sinistra (ma a me non dispiacerebbe Spinazzola) significa che la Juve vuole avere la libertà di occupare le corsie lasciate libere dagli avversari. Qualcosa si rischia, ma l’importante è fare almeno un gol. Altrimenti è durissima. E le imprese estreme quasi mai si ripetono.


 

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