Antonio Conte non lascia, anzi raddoppia. Lo shock per l'eliminazione in Champions nel fango di Istanbul fa già parte del passato per il tecnico bianconero, che guarda al presente (che significa, da qui alla sosta: Sassuolo, Avellino in Coppa Italia, e Atalanta) e al prossimo futuro. Per il quale il tecnico salentino è pronto a rilanciare la sua sfida sulla panchina della Juventus.

Rileggiamo con attenzione uno dei passaggi chiave della conferenza stampa di ieri a Vinovo: "Io sono fatalista, penso che forse il destino ci abbia riservato questa eliminazione per mandarci dei messaggi. Ho detto anche ai ragazzi che bisogna essere bravi e capire, esser costruittivi, perché quando ci sono le cadute, più di quando ci sono le vittorie, bisogna capire dove si può migliorare, se si può migliorare e quanto si può migliorare. Sul fatto del vincere la Champions in futuro, da parte mia, da parte della Juventus e da parte dei calciatori penso che sia un'ambizione giusta, perché uno deve sempre porsi degli obiettivi e alzare sempre di più l'asticella. Quindi non bisogna accontentarsi, bisogna continuare a vincere e bisogna scrivere la storia, possibilmente cercando di alzare l'asticella. Però ci vorrà tempo, entusiasmo, passione e pazienza e tante altre cose".

Già, dei messaggi. Che arrivano dal fango di Istanbul e che Conte rigira immediatamente a tutto l'ambiente: alla squadra (motivazioni, voglia di vincere), alla società (mercato) e anche a se stesso (chissà, cambio di modulo in vista della prossima campagna europea...).

Di sicuro, quello visto ieri a Vinovo è sembrato un Conte determinatissimo e completamente concentrato su un suo futuro a tinte bianconere, anche nel lungo periodo. Per questo, al momento, ci sembra impensabile un suo addio alla Juventus a fine stagione. Per come stanno le cose oggi, e per queste parole pronunciate alla luce del sole, l'annuncio di una scelta diversa a fine stagione sarebbe più che sorprendente. Il contratto di Conte con la Juve scade nel 2015: dopo queste parole, è tempo per il rinnovo.