Domani il Palermo conoscerà il proprio destino europeo, poi sarà tempo di trattative vere. A metà settimana il ds rosanero Walter Sabatini incontrerà Beppe Marotta, nuovo dg juventino. In ballo ci sono tanti discorsi: il più importante riguarderà Mattia Cassani, senza dimenticare il centrale danese Simon Kjaer. Gli obiettivi sono dichiarati, adesso si tratterà di trovare la strada giusta per mettere tutti d’accordo.
PRIORITÀ - Due anni dopo l’affare Amauri, Juve e Palermo sono pronti a mettere in piedi una nuova maxiperazione. Per il brasiliano-italiano, nell’estate 2008, il Palermo incassò contanti e contropartite tecniche (Nocerino e metà Lanzafame). Con la stessa formula i bianconeri contano di soddisfare le pretese del presidente Maurizio Zamparini. Alla Roma, che per Cassani si è già mossa, il patron rosanero ha chiesto 5 milioni e un paio di giocatori. Ecco, per la Juventus potrebbe essere agevole trovare una soluzione simile. Oltre alla seconda metà di Lanzafame si cercherà di inserire una contropartita che riduca al minimo l’esborso di contanti. Quel che è certo è che i bianconeri proveranno in tutte le maniere a riportare a casa Cassani. Nel 2006 è stato ceduto un po' frettolosamente e comunque negli ultimi anni ha avuto una crescita continua. Non caso Marcello Lippi lo ha inserito nel listone pre- Mondiale. E’ uno dei terzini destri più completi del nostro campionato, il mix di spinta e attenzione che ha richiesto Gigi Del Neri per costruire il suo nuovo telaio. Sull’interessamento della Juventus per Cassani ieri è intervenuto a Palermo24. net Tiberio Cavalleri, manager del laterale: «Non ci sono state ancora richieste dirette. L’accostamento alla Juventus però fa piacere. E’ presto per dire se il futuro di Mattia sarà ancora a Palermo. A breve - conclude - parleremo con la società e si vedrà».
OCCHIO A KJAER - Non solo Cassani. Ovviamente il vertice col Palermo servirà per fare un nuovo punto su Simon Kjaer. La Juventus sembra orientata a puntare su un centrale difensivo più esperto ( Philippe Mexes della Roma il preferito), ma quello del danese resta comunque uno degli identikit apprezzati in corso Galileo Ferraris.