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  • Juve sul mercato:| Tutti i nomi per l'attacco

    Juve sul mercato:| Tutti i nomi per l'attacco

    La Juve sfoglia il menù dei bomber, ne vuole uno in prestito: dalle opzioni deluxe Drogba e Villa al ritorno di Borriello.
    Il prezzo del gol, è corsa agli attaccanti.
    Sognare da qui al giugno 2014, e potendo anche prima, con la Champions, costa sui 26 milioni di euro: è il prezzo à la carte di Didier Drogba, tasse e contributi compresi. Partito per la Coppa d’Africa, l’unica medaglia che gli manca in bacheca, ha lasciato ai suoi agenti licenza di trattare il ritorno in Europa: 4 milioni per l’ultimo pezzo di questa stagione, otto per la prossima. Il tutto moltiplicato sostanzialmente per due, dal regime fiscale italiano. Al conto bisognerebbe poi aggiungere sui due milioni di euro, da allungare allo Shanghai Shenhua per uscire dal contratto con il club cinese, ammesso che ci si riesca, visto il ginepraio di clausole.

    Rimane dunque faccenda complicata, come tutti i sogni che si rispettino. Senza dimenticare che da qui all’incubo il passo può essere breve: all’alba dei 35 anni, che l’ivoriano compirà a marzo, c’è l’incognita della forma fisica e della voglia, dopo sei mesi a metà di calcio con una sola cosa professionale, lo stipendio: un milione al mese. La Juve, al massimo, sarebbe disposta a offrire un menù degustazione, tra scudetto e Champions: 4 milioni subito, altri 4 fino al 2014. E nulla a Shanghai. Antonio Conte lo assumerebbe, pur senza farne un’ossessione: «Nessuno me ne ha parlato, né tantomeno io l’ho chiesto – ha detto a Sky – ma detto questo si tratta di un fuoriclasse che ha alzato la Champions e ci farebbe comodo. Se dovessi convincere Agnelli a prenderlo, gli direi che fino ad ora è stato contento e potrebbe esserlo molto di più». Ultima controindicazione: Drogba, con la sua Costa d’Avorio, potrebbe andare fino in fondo alla Coppa d’Africa, e dunque tornare in Europa solo il 12 febbraio. Europa, non Italia, perché se mai fosse libero dai cinesi, altri club si muoverebbero.

    Nel frattempo la Juve sta perlustrando il reparto attaccanti di ogni boutique. Per dire, prima di Natale, i bianconeri hanno di nuovo fatto seguire Bafetimbi Gomis, 27 anni, francese di origini senegalesi, procuratore Pierre Frelot, lo stesso di Drogba. A Lione sta facendo buone cose (11 gol in 19 partite di Ligue 1), ma pare non faccia impazzire l’ad Beppe Marotta e il ds Fabio Paratici. Nella stessa partita è stato osservato anche l’italo-argentino Lisandro Lopez, 29 anni, 6 reti in 14 gare. In ogni caso, difficilmente l’Olympique li mollerebbe in prestito, semmai potrebbero essere colpi futuri, avendo il contratto in scadenza nel 2014.

    L’idea è quella di pescare solo gente in prestito, il che ristringe ulteriormente il menù. Ci sarebbe Fernando Llorente, ma per farlo apparecchiare a gennaio, anticipando la scadenza del contratto (giugno), l’Athletic Bilbao pretende una cifra folle: cinque milioni. La Juve non verserà un quattrino, a meno di forti sconti. Più facile acquistarlo a zero, in estate, anche se i bianconeri dovranno stare attenti alla concorrenza della Premier League. Costerebbe meno David Villa, che il Barcellona continua a offrire in prestito, ma pure lui ha un’etichetta piena di avvertenze: non può giocare la Champions, e si tira dietro una busta paga pesante (7 milioni a stagione), la cui metà graverebbe sui conti di corso Galileo Ferraris. Per il low cost basta guardare quelli usciti dalla propria bottega, e concessi in affitto: da Manolo Gabbiadini (Bologna) a Richmond Boakye (Sassuolo). Ma una domanda frena l’azione: è davvero il caso di stoppare l’esperienza di un ventenne per sistemarlo ai box da quinta punta? Non è però necessario essere giovani, e di proprietà, per tornare alla base: allo scopo resta candidabile Marco Borriello, che l’anno scorso fece bene in bianconero, contribuendo non poco allo scudetto. Una bella medaglia.


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