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  • Juve tra strategia, sponsor e numero 10

    Juve tra strategia, sponsor e numero 10

    E adesso che il gioco si fa duro, Marotta e Paratici non possono sbagliare. Al di là di come vadano a finire le cessioni di Llorente e Isla, l'addio di Vidal segna un punto di svolta definitivo: la Juve del presente e del futuro passa dalle mosse sul mercato, ora più che mai. È una questione di strategia, è una questione di soldi, è anche una questione di immagine per un ruolo come quello dell'Adidas che potrebbe diventare fondamentale nel disegnare la Juve del post Pirlo, Tevez, Vidal.

    3x1 O TOP PLAYER? - In questi ultimi giorni il lavoro di Marotta e Paratici li ha visti ricominciare a sondare tutti i profili che potessero essere adatti a sostituire sotto ogni punto di vista Re Artù. Discorsi in gran parte già avviati in passato, da riprendere una volta ultimata questa cessione a suo modo storica. E da qui la scelta che nelle prossime ore dovrà essere presa in casa Juve: sparare un solo colpo da record o puntare ad un rinforzo per reparto? Storicamente la strategia della coppia Marotta-Paratici è sempre stata quella di non legarsi mani e piedi ad un solo giocatore: troppo rischioso in termini economici e tecnici, fallire un'operazione da 50-60-70 milioni condizionerebbe tutto il progetto a medio-lungo termine. Un tentativo del genere verrà fatto solo per un giocatore per il quale alla Juve non si nutre alcun dubbio: Oscar su tutti, seguito a ruota da Ozil, GotzeIsco, in ordine sparso e con incognite di differente tipo ma che li rende ugualmente complicati (così come appaiono irraggiungibili Reus e De Bruyne). Non solo: temporeggiare troppo potrebbe anche far crescere il rischio di ritrovarsi con un pugno di mosche in mano a fine mercato, altro fattore che in corso Galileo Ferraris si tiene in grossa considerazione. Le prossime ore saranno determinanti, se non dovesse emergere un'apertura da parte del Chelsea alla cessione di Oscar, con ogni probabilità il mercato juventino virerà verso una strategia da “Tre per uno”: subito un terzino di spinta di livello internazionale (la pista che porta ad Alex Sandro è attualmente più calda di quella per Kurzawa), un jolly d'attacco (Cuadrado più di Lavezzi, con Jovetic pronto a tornare d'attualità se saltasse l'accordo con l'Inter) e un trequartista il cui cartellino non costi più di circa 30 milioni. In quest'ultima cerchia, la più delicata, ci sono elementi di prospettiva come Draxler e Praet, ma anche Lamela e Gaitan, senza dimenticare sullo sfondo i sondaggi già compiuti per David Silva (al momento ancora incedibile) o la trattativa avviata e poi congelata per un non-trequartista come Witsel.


    FATTORE ADIDASDi sicuro c'è che per il primo anno del promesso matrimonio decennale tra Juve e Adidas, quella ambita maglia numero dieci sarebbe meglio che venisse assegnata e ad un calciatore di primo piano. Per agevolare un'operazione importante, proprio dall'Adidas potrebbe arrivare un contributo importante e sostanziale: possibilmente verso un giocatore già legato al colosso che ha sostituito la Nike quale sponsor tecnico dei campioni d'Italia. Pensando alla strategia “all in”, una spinta verso Oscar e Ozil potrebbe quindi arrivare dalla stessa Adidas, rispetto a figure quali Gotze ed Isco che sono attualmente uomini Nike: a tale proposito, val la pena ricordare le polemiche sorte al momento della presentazione made in Adidas proprio di Gotze al Bayern Monaco, quando l'uomo del Mondiale presenziò con una t-shirt che metteva in bella mostra il baffo rivale, ricascandoci in altre circostanze extra-campo indossando scarpe Nike sotto la divisa del Bayern. Se Marotta e Paratici opteranno, come sembra, per il “Tre per uno”, l'eventuale effetto Adidas diminuirebbe considerando come lo sponsor tecnico juventino ad oggi coincida per tutti i vari Draxler, David Silva, Lavezzi, Cuadrado, Gaitan, Lamela e Witsel: anche se non sono forse solo i tifosi a sperare in un top player assoluto dopo l'addio di Pirlo, Tevez e Vidal.

    Nicola Balice
    @NicolaBalice


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