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  • Juve, troppi elogi per Bentancur: i suoi errori sono sempre sanguinosi

    Juve, troppi elogi per Bentancur: i suoi errori sono sempre sanguinosi

    • Gianluca Minchiotti
    Nel disastrato centrocampo della Juventus di questa stagione, una delle note positive è sicuramente quella che riguarda Rodrigo Bentancur. Il classe 1997 uruguaiano è cresciuto molto nell'ultimo anno, per costanza, efficacia e personalità, dimostrando di poter far parte in pianta stabile del giro dei titolari di un top club. Sia come sostituto di Pjanic che come mezzala, al fianco del bosniaco, l'ex Boca Juniors ha fornito prove convincenti, tanto da farlo ritenere il miglior centrocampista bianconero della stagione. 

    TRE ERRORI PESANTI - Accanto a questi aspetti positivi, e ai conseguenti elogi ricevuti, Bentancur però evidenzia ancora qualche limite importante, che non cancella del tutto i dubbi sul fatto che la Juve possa puntare ad occhi chiusi su di lui per il futuro. Alcuni errori del numero 30 bianconero infatti sono costati molto cari alla squadra di Maurizio Sarri. Ci riferiamo in particolare a tre episodi nei quali le sue giocate sbagliate si sono tramutate in altrettanti gol incassati: contro il Verona (gol di Borini), contro l'Atalanta (gol di Malinovsky) e contro il Sassuolo (punizione del gol di Berardi). Quelli di Bentancur sono stati tre errori simili tra loro, dettati dall'ingenuità e dall'imprudenza nel fare giocate leziose ai margini della propria area. In tutti i casi, la Juve ne ha pagato le conseguenze, perdendo punti pesanti.   

    IL RUOLO DI SARRI - Dopo il primo di questi errori, quello del Bentegodi (8 febbraio), Sarri aveva commentato: "Abbiamo perso una palla sanguinosa al limite dell'area in un momento in cui tra l'altro la sensazione è che la partita era anche di facile controllo. Chiaramente ne abbiamo parlato, però poi deve rimanere circoscritto a quello che è, un errore. A volte ne fai diversi che non ti costano niente, lui ne ha fatto uno che gli è costato qualcosa. Ne abbiamo parlato". Forse, alla luce di quello che è accaduto nelle ultime due partite della Juve, non ne avevano parlato abbastanza. 

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