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  • Juve umiliata in casa dalla Fiorentina, lo scudetto è andato. Il 'maestro' Pirlo colpevole, Bonucci complice

    Juve umiliata in casa dalla Fiorentina, lo scudetto è andato. Il 'maestro' Pirlo colpevole, Bonucci complice

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    La Juve butta tutto in mezza giornata perdendo sei punti (e prendendo tre gol) per una partita che si dovrà giocare (Juve-Napoli prima assegnata a tavolino) e in un’altra che non gioca perché c’è una sola squadra in campo: la Fiorentina migliore della stagione che Cesare Prandelli ha rivitalizzato fino a miracolo mostrare.

    Così la squadra di Andrea Agnelli e Andrea Pirlo in classifica resta a sette punti dal Milan (ma questa sera potrebbero essere dieci) e a sei dall’Inter (ma questa sera potrebbero essere nove), probabilmente soppiantata anche da Roma, Napoli e Sassuolo.

    Se non è un anticipato e amarissimo addio allo scudetto poco ci manca, anche se quelli che chiamano Pirlo maestro (?) diranno che è troppo presto. Invece è tardi perché una Juve che pareggia a Crotone e Benevento, traballa con il Verona in casa, si fa raggiungere dalla Lazio all’ultimo secondo e viene umiliata dalla Fiorentina allo Stadium, come può pensare di battere Napoli, Milan, Inter e riprendere quota?

    In tempi non sospetti - cioè quando Pirlo veniva incensato come il nuovo messia dal calcio liquido - avevo predetto il peggio, ma pensare di avere ragione quando si è ad appena un quarto di stagione è troppo anche per me. Chi dirà adesso che non azzecco i pronostici e non capisco di calcio?

    Di sicuro ne capisco più di un allenatore che, all’atto dell’espulsione di Cuadrado (fallo criminale su Castrovilli), anzichè togliere una punta (e sarebbe dovuto uscire Ronaldo se chi sta in panchina avesse solo un po’ di coraggio), ha fatto uscire Ramsey, cioè un trequartista in grado di fare il centrocampista.

    Così la Juve, sotto di un uomo (Cuadrado appunto) e di un gol (Vlahovic al 3’), è diventata un fuscello che imbarcava acqua da tutte le parti. Ripristinati i quattro della retroguardia con Danilo, in mezzo c’erano Chiesa, Bentancur e McKennie e davanti Morata e Ronaldo. Tutto ciò ha ovviamente prodotto il nulla se non un paio di tentativi di Ronaldo, sempre più convinto che il calcio sia un gioco individuale in cui eccelle solo da lui o quelli come lui.

    Va detto che Pirlo non è l’unico responsabile del tracollo. Dietro a lui viene, oltre allo sventato Cuadrado, superbone Bonucci, quello che crede di avere un ego capace di spostare le montagne, invece ormai è un giocatore che sbaglia i rilanci più semplici e gli interventi più elementari. Sul primo gol, complice anche de Ligt, è avanzato su palla scoperta (quella giocata da Ribery per Vlahovic), anziché scappare all’indietro, come insegnano anche ai ragazzini del settore giovanile. Al 26’, invece, anziché lanciare Ronaldo, ha servito Caceres che si è inventato un’azione meravigliosa, chiusa da uno scambio dentro l’area con Vlahovic che non ha tirato. A farlo è stato Castrovilli, ma Szczesny ci ha messo una pezza.

    Nel secondo tempo, accortosi dell’errore, Pirlo ha tolto Morata tornando a due linee a quattro con due cursori esterni e una sola punta. Purtroppo, siccome l’esperienza è quella che è, anziché mettere Kulusevski ha inserito l’inutile Bernardeschi (dall’altra parte Chiesa, ma si sono anche invertiti) che ha cominciato a “pirlare”, come direbbe Brera, senza creare il benché minimo fastidio agli avversari.

    L’arbitro La Penna, distratto e iniquo, ha cominciato ad ammonire per ogni fallo dei giocatori della Fiorentina. Ma quando Borja Valero, già destinatario di un giallo, ne avrebbe meritato un secondo per un’entrata beota a metacampo, La Penna ha glissato. Prandelli ha fiutato l’aria e ha fatto il cambio (dentro Pulgar) prima che venisse sancita la parità numerica.

    La Juve non ha cavato un ragno da un buco, sia perché il 3-5-2 della viola ha funzionato senza sbavature, sia perché qualcuno tra i bianconeri è nettamente sopravvalutato (Bentancur pessimo, McKennie sottotono). L’unico squillo è stato un tiro di Chiesa (respinta di Dragowski), per il resto tanto portar palla senza vedere la porta (occlusa dalla densità della squadra di Prandelli).

    Ad un quarto d’ora dalla fine, il secondo patatrac di Bonucci. Su cross di Biraghi (ottimo lui, ottimi i suoi gesti tecnici), il capitano ha mancato la palla che è finita sul ginocchio di Alex Sandro e quindi in rete.

    Il tempo di reclamare un rigore su Bernardeschi (c’era, ma Nedved non può lasciare la tribuna in segno di protesta, non accade neanche tra i dilettanti) e la Fiorentina ha segnato anche il terzo gol con Caceres su cross del solito Biraghi, un vero creatore di gioco.

    Ora, qui non si tratta di infierire. Ma Agnelli ha ancora Sarri sotto contratto e credo che di Pirlo non possa dirsi esattamente contento. Non succede, ma se succedesse sarebbe un vero atto di giustizia.
       
    :(actionzone)
    IL TABELLINO DEL MATCH

    Juventus-Fiorentina 0-3


    Marcatori: pt 3' Vlahovic; st 31' aut. Alex Sandro, 36' Caceres.

    Assist: pt 3' Ribery; st 36' Biraghi.

    Juventus (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt (43' st Frabotta), Bonucci, Alex Sandro; Chiesa, McKennie (28' st Kulusevski), Bentancur, Ramsey (20' pt Danilo); Morata (1' st Bernardeschi), Ronaldo. A disp. Pinsoglio, Buffon, Chiellini, Arthur, Dybala, Da Graca, Dragusin,, Portanova. All. Pirlo.

    Fiorentina (5-3-2): Dragowski; Caceres, Milenkovic, Pezzella, Igor, Biraghi (37' st Venuti); Amrabat, Borja Valero (7' st Pulgar), Castrovilli; Ribery (37' st Bonaventura), Vlahovic (30' st Kouame). A disp. Terracciano, Quarta, Duncan, Saponara, Lirola, Barreca, Callejon, Eysseric. All. Prandelli.

    Arbitro: La Penna di Roma 1.
    V.A.R.: Mazzoleni di Bergamo.
    Espulso: pt 18' Cuadrado (J)
    Ammoniti: pt 22' Biraghi (F), 37' Ribery (F); st 2' Borja Valero (F), 39' Venuti (F), 40' Danilo (J).

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