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  • Juve Under 23, Zauli: ‘Domani contro l’Alessandria sarà un banco di prova’

    Juve Under 23, Zauli: ‘Domani contro l’Alessandria sarà un banco di prova’

    Il tecnico della Juventus Under 23 Lamberto Zauli ha presentato la partita contro l’Alessandria ai microfoni di JTV: “Quest’anno per un motivo o per l’altro abbiamo fatto poche settimane, anche questa è stata diversa perché comunque venivamo da 7 partite in poco tempo, abbiamo pensato a gestirci i primi giorni, poi abbiamo più possibilità di preparare la partita, oggi faremo la rifinitura per essere pronti per domani, partita bella e importante”.

    SULL’ALESSANDRIA – “Giochiamo contro una squadra che si è costruita per arrivare prima. Basta vedere la loro rosa per vedere da chi è composta, sono giocatori affermati, con campionati vinti anche a categorie più alte. Sarà un banco di prova importantissimo e cercheremo di fare la nostra partita, rispettandoli, però noi abbiamo i nostri grandi obiettivi che vogliamo raggiungere”.

    CONTRO LA PRO PATRIA – “La voglia e la qualità messa in campo nei primi 50/60 minuti dove si è rischiato poco contro la Pro Patria, squadra importante, mi sono piaciuti. Ho detto ai ragazzi che è stata una grandissima vittoria. Dobbiamo migliorare la gestione dei risultati, abbiamo dato speranza ad una partita che sembrava finita alla squadra avversaria. Ma siamo giovani, con l’esperienza miglioreremo questo aspetto. Voglio vedere un atteggiamento da protagonisti, vorrei vedere i miei giocatori dominare la partita dal punto di vista della personalità”.

    SU FELIX CORREIA – “Cerco di avere un rapport con tutti, non dimenticando mai che davanti a me giocatori di prospettiva comunque molto giovani. Penso che le due componenti siano molto importanti. Il ragazzo è arrivato in un ambiente diverso, ma si è ambientato molto bene perché sa giocare molto bene a calcio. Gioca con umiltà e con grande qualità, siamo molto contenti e spero possa avere un futuro roseo”.

    SU PAOLO ROSSI – “Personalmente in quei 4 anni che ho vissuto a Vicenza l’ho conosciuto, ci frequentavamo spesso nei bar. Solo la sua fama lo circondava, non faceva niente per far pesare quello che era. Era una persona umilissima, di fronte ti trovavi un campione del Mondo, Pallone d’Oro, e sembrava di parlare con uno che giocasse in prima categoria. Questo è quello che mi è rimasto più impresso di una persona eccezionale”.

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