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  • Juvemania: ma quale pagliacciata, onore a Inzaghi! Rinvio Inter, teorie complottiste deliranti

    Juvemania: ma quale pagliacciata, onore a Inzaghi! Rinvio Inter, teorie complottiste deliranti

    • Stefano Discreti
    Ma quale pagliacciata?
     
    Stendiamo un velo pietoso su chi, in questo momento difficile e complicatissimo per l’Italia intera (calcistica e non), vede ovunque dei fantomatici giochi di potere dietro le decisioni prese da chi governa, il paese ed il calcio. Altro che #fermiamostapagliacciata o #campionatofalsato.
    Come se un rinvio di una partita piuttosto che una scelta di far giocare una sfida a porte chiuse avvantaggiasse una squadra piuttosto che un’altra.
    Come se i veti che sono stati posti in determinate regioni a livello nazionale da parte del governo siano stati condizionati da chissà quali fattori fantascientifici.
    Nemmeno in una situazione come questa si riesce a mettere da parte l’odio sportivo e l’esser faziosi. Peccato.
    Tra le tante “castronerie” lette in giro sul web, una perla di saggezza (una delle poche) a firma di Marco Bellinazzo stimato scrittore e giornalista del Sole 24 Ore ha spiegato al meglio tutto in poche righe “Mandare in onda le immagini di Juventus-Inter a porte chiuse contro quelle del ‘Clasico’ spagnolo a spalti gremiti sarebbe stato un danno ulteriore ben al di là del calcio. Già ci siamo fatti più male del necessario. Bene il rinvio. Però decidere prima e con più chiarezza?”
     
    Onore a Inzaghi, zero alibi per Conte e Sarri.
     
    Mettiamo allora da parte le inutili polemiche da Bar e torniamo a parlare di calcio, del poco (purtroppo) calcio giocato.
    La Lazio è la nuova capolista provvisoria della serie A.
    Il rinvio della sfida tra Juventus Inter le regala almeno una settimana garantita di vetta.
    E’ il meritato premio per quanto di bello sta facendo ormai con una regolarità spaventosa da oltre 4 mesi la squadra di Simone Inzaghi.
    Onore ai biancocelesti. Alzi la mano chi ad inizio stagione li avrebbe pronosticati in lotta per lo scudetto in questo preciso momento della stagione.
    Lo strepitoso rendimento di Inzaghi alla guida della Lazio cancella in un solo colpo anche l’alibi del fatturato per tutti gli altri avversari.
    Quell’alibi tanto caro a Sarri, sin dai tempi del Napoli.
    Quell’alibi già pronto e preparato da Antonio Conte per giustificare eventuali fallimenti sportivi.
    Sarri, con a disposizione la migliore rosa del campionato oltre che la più costosa, ha l’obbligo di vincere, senza se senza ma. Stavolta non ha attenuanti a cui aggrapparsi ne santi da invocare.
    Conte, dal suo canto invece, era già pronto a giustificare i suoi insuccessi (come già fatto in passato) parlando di tavoli da 100 euro con un solo “deca” in tasca.
    Simone Inzaghi, grazie al prezioso lavoro di Tare e la gestione “condominiale” al centesimo di Lotito, si ritrova invece a giocarsi lo scudetto (ormai non si può più nascondere) nonostante nella classifica del monte ingaggi di inizio stagione la squadra laziale si trovasse solamente al sesto posto dopo Juventus, Inter, Roma, Milan e Napoli. Questa cosa ha rimischiato le carte in tavola.
    Un vero capolavoro sportivo ed economico quello della Lazio, uno schiaffo in faccia agli eccessivi ingaggi spaventosi garantiti dalla coppia Paratici – Nedved nell’ultimo periodo ai nuovi acquisti e ai “rinnovati” ma uno schiaffo anche (se non soprattutto) in faccia ad Antonio Conte che nonostante disponga di una squadra costata più del doppio rispetto a quella di Inzaghi si trova ben dietro in classifica.
    Siamo sicuri che l’ex allenatore juventino questa variabile non se l’aspettava proprio ad inizio stagione, era già pronto a nascondere i suoi fallimenti dietro la differenza di fatturato con la Juventus, e questa variabile Lazio invece gli sta creando non pochi problemi di evidente nervosismo.
    E’ una bellissima lotta quella in vetta, comunque, come non si vedeva da anni.
    Sperando che lo stato di incertezza che regna in questo momento in Italia passi presto, soprattutto per tutti coloro che stanno soffrendo per malattie ed emarginazione ma anche per tutti coloro che rischiano il posto di lavoro per questa grande crisi anche finanziaria che ha colpito (e continuerà a colpire) il nostro paese.
    Altro che pagliacciata…

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