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  • Juvemania: Allegri, non fare il Conte

    Juvemania: Allegri, non fare il Conte

    • Stefano Discreti
    Forza Marko

    Non si può non cominciare lo Juvemania di questa settimana dal gravissimo infortunio subito da Pjaca in nazionale (e per fortuna che i giocatori internazionali juventini sono dei privilegiati...), episodio che rischia di condizionare seriamente la carriera del giovanissimo talento (forza Marko non mollare!!) e in modo importante il finale di stagione della Juventus.
    Non "moriremo tutti" come il pessimismo storico regna solitamente per questo genere di eventi su forum e social, ma di certo, nel momento decisivo della stagione, viene meno il primo cambio offensivo (l'unico?) di Allegri in corso di gara. 

    Turnover decisivo

    Sarà allora decisivo al 1000% il turnover, perchè è evidente che con l'attuale rosa a disposizione e con il brillante modulo scelto per il 2017 (il 4-2-3-1) la Vecchia Signora non ha praticamente sostituti nei ruoli offensivi, a meno che la Juventus non scopra in Kean il suo "Balotelli da Triplete".
    L'alternativa, ovvia, è quella di tornare al 3-5-2 oppure sperimentare sino in fondo il 4-3-2-1, il 4-4-2 oppure il 4-3-3.
    Moduli che però hanno ampiamente dimostrato di non garantire minimamente il rendimento delle prestazioni del 4-2-3-1, soprattutto per la limitazione del genio offensivo di Cuadrado.
    E' evidente che il problema c'è.

    Allegri, ora non fare come Conte!

    Adesso tocca ad Allegri decidere le sorti della stagione bianconera.
    Se farà come Conte nel 2014, sacrificando l'Europa (quanto sarebbe stato bello vincere l'Europa League in casa...) a vantaggio di un record italiano
    (i 102 punti) non applicando l'ampio turnover in Italia che era invece necessario, temo la squadra bianconera abbia poca speranza di fare strada in Champions, si rischia di arrivare a fine corsa senza benzina.
    La Juventus deve dare priorità assoluta alla Champions League, competizione che manca da oltre 20 anni, schierando in Campionato e Coppa Italia le riserve quanto più possibile, anche a rischio di mettere in dubbio le rispettive vittorie finali.
    Deve preservare i giocatori insostituibili per la Champions limitandone al massimo l'utilizzo in territorio nostrano.
    La doppia sfida in arrivo contro il Napoli sarà già decisiva per farci capire.

    Diciamolo, se nel giro di pochi giorni vedremo schierati al San Paolo con ampio minutaggio Higuain, Dybala, Cuadrado e Pjanic vorrà dire che questa priorità europea non è stata assolutamente stabilita e allora un nuova Benfica è all'orizzonte.

    Per vincere tutto bisogna rischiare di non vincere niente. Non ci sono alternative.

    Taglialatela, quando la realtà va oltre l'immaginazione!

    Non si può evitare di parlare, in chiusura di pezzo, della vergognosa figura mediatica fatta dall' Onorevole Marcello Taglialatela, membro della Commissione Parlamentare antimafia che sta seguendo, tra le altre cose, anche il "caso" Agnelli.
    Uno che manifesta in maniera così evidente il suo odio nei confronti della Juventus (quando la realtà è addirittura peggiore di qualsiasi dubbio), con slogan che non si ascoltano più da oltre 20 anni nemmeno nei peggiori Bar di periferia ("la Fiat sponsorizza gli arbitri"), non è lucido e degno di giudicare chicchessia, pensa Agnelli.

    In un paese normale, dopo dichiarazioni così imbarazzanti, le dimissioni dell'Onorevole sarebbero scontate (soprattutto per salvare la rispettabilità e la credibiità del lavoro degli altri) ma purtroppo in Italia non si dimette mai nessuno...

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