Juvemania: adesso è Conte che deve dimostrare di saper vincere senza la Juve, non il contrario
Svanito lo stupore, però, restano i tre anni di conquiste a suon di record che rimarranno per sempre nella storia della Juventus e che saranno legati soprattutto al nome di Antonio Conte, che per questo va ringraziato e applaudito da tutti i tifosi bianconeri.
E ora? Ha ragione Andrea Agnelli: "Si riparte da zero. Da zero punti in classifica, come gli altri, e da zero vittorie". E' questo lo spirito che deve contraddistinguere un club come la Juventus: si riparte per tornare a vincere.
E i retroscena? Al di là delle dichiarazioni ufficiali, che parlano di rescissione consensuale, appare scontato che la fine della sintonia fra Conte e la Juventus derivi soprattutto da una divergenza sulle scelte di mercato, sia in entrata che in uscita (e l'allusione, in particolare, è alla possibile cessione di Arturo Vidal al Manchester United).
Il prossimo futuro, ovvero le scelte che la Juve farà sul mercato, e il futuro più lontano, vale a dire i successi o gli insuccessi che la prossima stagione riserverà ai bianconeri, diranno chi avrà avuto ragione in questa vincenda.
Per ora rimane l'amarezza di aver visto sfumare non solo l'ipotesi di un 'Ferguson bianconero', ma anche solo quella di un 'nuovo Trapattoni' (dieci anni sulla panchina della Juventus dal 1976 al 1986, e poi il ritorno dal 1991 al 1994).
E' stata breve, intensissima e vincente la storia di Conte allenatore della Juventus. La storia ha già dimostrato che il club bianconero ha saputo vincere anche senza Conte. Conte che invece, finora, ha vinto titoli solo con la Juve, prima da giocatore e poi da allenatore. E' lui ora che deve dimostrare di saper vincere anche senza la Juve, non il contrario.
