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  • Juvemania: è vero, l'anno scorso non le vincevamo...

    Juvemania: è vero, l'anno scorso non le vincevamo...

    • Germano D'Ambrosio

    'Queste sono le partite in cui l'anno scorso perdevamo punti'. Dice bene Alessandro Matri, lucido davanti ai microfoni come sotto porta. La vittoria contro il Siena ha evidenziato un pesante segnale di discontinuità rispetto alla scorsa miserabile stagione: la capacità di vincere soffrendo sui campi delle agguerrite concorrenti per la salvezza. La squadra toscana è tignosa, e se avesse degli attaccanti degni di essere definiti tali potrebbe dare del filo da torcere a molti. La Juve l'ha affrontata con aplomb, rischiando poco (ma non nulla, eh!) e creando il necessario. Un golletto, poi un'ordinata gestione della partita. 'Provincializzarsi' lo chiama Conte, ma al contrario è disimpegnarsi da grande squadra: non è un caso se molti tifosi, guardando la partita, sono tornati con la memoria ad alcune delle formazioni pre-calciopoli. Quelle che vincevano.

    Ecco perché la vittoria di domenica fa sorridere ancora di più di quella contro il Parma, più abbagliante nel punteggio e nella prestazione ma meno significativa. Se dopo la gara coi ducali si poteva dire di aver fatto mezzo passo in avanti, ora si può parlare di passo pieno. Peccato solo dover ripetere all'infinito il ritornello del 'è ancora troppo presto per poter giudicare', ma purtroppo in questo senso il calendario non aiuta la Juve: il primo vero face-off ci sarà il 2 ottobre contro il Milan (che intanto è già a -5), dopo che probabilmente - ma è solo una previsione ottimistica - si saranno incassati applausi anche contro Bologna e Catania. Lungi da noi far arrivare i ragazzi all'appuntamento con i rossoneri con scarsa umiltà; dunque, pure se chi vi scrive muore dalla voglia di far saltare i primi tappi di champagne, è meglio continuare a non fare rumore.

    Per non pensare ai molti segnali positivi, cerchiamo di concentrarci sui pochi negativi, così ci si distrae e si dà meno nell'occhio. Ad esempio: questa Juve è a forte rischio di Pirlo-dipendenza. Contro il Siena il fantasista ha mantenuto la calma anche nei momenti in cui, oggettivamente, i toscani si rendevano fastidiosi. Sembra che con quei compagni di centrocampo abbia giocato per una vita, e a memoria non ricordo un impatto di questo genere da parte di un nuovo acquisto della Juve. Marotta e Conte faranno bene ad affidarsi a tutte le religioni monoteiste e non, affinché l'ex milanista (sì, dà gusto ricordarlo) continui a ricevere dal cielo la forma fisica di cui è attualmente in possesso. Con la casistica di infortuni che i bianconeri possono vantare negli ultimi anni, la scelta di affidarsi anima e corpo ad un solo giocatore è rischiosa. Ma forse, anche sotto questo punto di vista, qualcosa sta cambiando.

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