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  • Juvemania: Allegri e il cambio di Morata
Juvemania: Allegri e il cambio di Morata

Juvemania: Allegri e il cambio di Morata

  • Andrea Bosco
Il sogno per la Juventus evapora al minuto 91, quando sembrava che il più fosse fatto. Per un tempo Juventus padrona del campo. Due gol, un altro paio sfiorati. Poi la lenta , inesorabile rimonta del Bayern che va a segno prima con Levandowski e poi all'ultimo respiro con quel Muller che segna sempre, che aveva segnato anche all'andata e che sistematicamente sbuca da dove non te l'aspetti. Un grande giocatore, che non ha la visibilità dei Messi, dei Ronaldo e dei Neymar, che non fa passi doble, ma che risulta dannatamente efficace. Uno che doveva essere marcato ad uomo. Lo avevo scritto alla vigilia.

BEFFA COMAN - Nei supplementari la Juve non ne ha più. Non ha più benzina. Segna Alcantara e poi quasi una beffa quel Coman che la Juventus ha fatto partire e che tanti rimpianti continua a mietere tra i tifosi. La sensazione è che Guardiola dalla faccia funerea nel primo tempo, abbia azzeccato i cambi. E che Allegri, perfetto , perfino geniale per metà partita , abbia sbagliato i suoi. Perché togliere Morata ?
Perché Mandzukic in condizioni imperfette e non Zaza ? E perché Hernanes a lungo corpo estraneo in una gara dove il passo del brasiliano era visibilmente a scartamento ridotto, rispetto a quello dei compagni ? Domande che probabilmente avranno risposte, anche adeguate , ma che non servono a mitigare, l'immane delusione del popolo juventino .

COLLINA, CONTENTO DELL'ARBITRAGGIO? - Ma la domanda principale, quella indigeribile, per i tifosi è : perché un gol apparso regolare è stato annullato alla Juve? Si sperava in Eriksson, si sperava in un arbitraggio senza pecche. Non è stato così. A Torino, un inglese pigro e fuori forma, aveva concesso al Bayern due reti viziate da irregolarità . Eriksson ha fatto di peggio: ha annullato una rete valida, senza alcuna spiegabile motivazione. Il gol di Morata era validio: sarebbe stato il 3-0. La Juventus è stata letteralmente derubata. Collina: ma che ti ha fatto la Juve? Non c'è tifoso che non si ponga questa domanda. E' successo alla Juve. Ma era successo alla Roma e anche al Napoli. Paghiamo a livello europeo, la mancanza di uomini preparati nelle stanze del potere? Paghiamo la “politica“? Paghiamo per i continui scandali che il nostro calcio propone senza vergogna e senza evidenti soluzioni che non siano i consueti pannicelli caldi che nulla spostano e nulla riformano?

ONORE AL BAYERN, MA ANCHE ALLA JUVE - Con i se e con i ma, non si va da nessuna parte. Il punteggio è spietato nei numeri. La Juventus avrebbe meritato la qualificazione. Ma il Bayern è stato più- come dire – Bayern. Il pareggio di Muller ha il sapore amaro di una beffa, ma questa è la legge dello sport. Quindi onore al Bayern. Ma onore anche alla Juventus. Punita all'ultimo istante, al di là dei suoi demeriti. Da qui, dalla  consapevolezza di potersela giocare con le più forti del mondo, dovrà ripartire la Juventus. E dovrà farlo scrollandosi presto di dosso la delusione. Non sarà facile. Ma domenica c'è il derby. Forse la gara più adatta per ritrovare in fretta gli stimoli e far sbollire la rabbia e la delusione. Il Bayern non aveva Robben. La Juve era priva di Dybala, di Marchisio, di Chiellini, con Mandzukic arruolato per onor di firma. Quattro titolari su 11. Forse ha ragione quel mio amico che parla di “ Maledetta “ .

BASTA: SERVONO RIFORME! - La Juventus sconfitta a Monaco esce dalla Champions. Con un “bagno“ di 95 milioni di euro che inevitabilmente si rifletterà anche sulla prossima campagna acquisti. Ora l'Italia calcistica è nelle mani della Lazio, nell'Europa di serie B. Meglio che niente. Ma questa nuova collettiva debacle dovrà far riflettere chi governa il calcio italiano. Non c'è più tempo per le chiacchiere, per i balletti, per gli egoismi pelosi dei gattopardi. Servono riforme. Serve che siano radicali. E serve che vengano fatte in fretta. Il nostro calcio è arretrato in tutti i sensi. Ma per un tempo e rotti, il nostro calcio - nel senso della modalità del gioco - difesa e contropiede, il famoso gioco all'italiana che ha consentito a Bearzot e a Lippi di portare a casa due Mondiali, ha dato spettacolo. Ma c'era Eriksson, casualmente Eriksson. Domani ci sarà qualche altro. Serve un manager al calcio italiano. Serve che sia giovane. Serve che faccia gli interessi della bottega nazionale, non che venga invitato alla festa dalla porta di servizio a mangiare con la servitù. Ci vuole qualcuno di presentabile, che non faccia gaffes, che non abbia avuto pendenze con la giustizia. Che sia “adeguato“. Perché le partite  in Europa si vincono anche così. Prima del calcio d'inizio. Ora molta gente potrà continuare a sciacquarsi la bocca. Potrà continuare ad infierire su Allegri e sulla sua dirigenza. La migliore risposta a certa gente l'ha data- indirettamente - Marotta. Non ci sono annunci ufficiali, ma al rinnovo del contratto di Allegri manca solo la firma .

COME DORANDO PETRI - A un soffio dal traguardo la Juve è crollata, come Dorando Petri sul filo di lana. La sconfitta bianconera avrà fatto felice, la metà dell'Italia che oltre a tifare per il proprio gonfalone tifa contro la Juventus. E' un peso da portare a testa alta . La Juve questa partita, pur avendola persa, l'ha giocata. Altri certe gare – da anni – le guardano in tv dal divano di casa. Io dico che c'è da essere orgogliosi di questa squadra. Punita oltre i suoi demeriti e oltre la stessa bravura degli avversari . La Juventus ne giocherà altre di gare come questa. E magari avrà migliore fortuna. Magari avrà a disposizione tutto l'organico. Magari troverà un arbitro migliore di Eriksson. Per la prima volta Silvana Iseppato ha sbagliato . Di pochissimo, ma ha sbagliato. Ora, chi deride astri e pianeti, tirando in ballo addirittura l'Illuminismo, avrà materiale sul quale lavorare. In una serata nella quale anche per il vostro cronista – per come si è sviluppata e conclusa la gara – non è facile scrivere, il mio ringraziamento anche a lei. Al popolo bianconero dico : ci sono ancora due trofei in palio. E sono alla portata della Juve. In realtà anche questo Bayern era alla portata della Juve. E' una sconfitta amara. Ma servirà ai giovani per crescere. Per i senatori, un'altra chance evaporata. Ma i loro consigli e la loro esperienza gioverà a tutti. Magari i ragazzini, la Coppa , sapranno vincerla in futuro : proprio per loro.  
 
 

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