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  • Juvemania: giù le mani da Higuain! Juve, non ragionare da provinciale

    Juvemania: giù le mani da Higuain! Juve, non ragionare da provinciale

    • Stefano Discreti
    Come l’anno scorso e come l’anno prima all’improvviso all’interno della rosa bianconera si individua un nome sacrificabile (forse anche due) da dare in pasto ai tifosi che così possono cominciare ad elaborare il “lutto” rassegnati tanto di come andrà a finire la telenovela con il calciatore colpevole di turno già designato.
    Un ingaggio che la proprietà non può più sopportare, un litigio insormontabile con Mister Allegri, la mancata professionalità fuori dal campo o la presunta volontà del giocatore di provare nuovi stimoli e nuovi campionati.
     
    E’ Higuain il sacrificato prescelto?
     
    Quest’anno sembra proprio che la “lettera scarlatta” di partente a tutti i costi sia toccata a Gonzalo Higuain e questo nonostante la grande stagione disputata e i tanti gol decisivi realizzati dal “Pipita”.
    Una stagione non devastante dal punto di vista realizzativo (ma chiediamoci anche il perché visto che spesso giocava a 40-50 metri dalla porta avversaria…) supportata però da una crescita professionale e carismatica assolutamente evidente, basti pensare ai gol realizzati a Napoli, Londra e Milano.
    Diciamolo, se una squadra vuole fare davvero un salto di qualità soprattutto a livello europeo non vende o tantomeno pensa a vendere il suo attaccante più forte in rosa, nemmeno davanti possibili “mal di pancia” del calciatore stesso.
    Le grandi squadre ragionano come il Real Madrid o il Bayern Monaco che anche dinanzi a lamentele pubbliche di top players come Cristiano Ronaldo o Lewandowski non cedono ai “ricatti” economici dei calciatori ma impongono la loro forza.
    Vuoi andare via? Il prezzo lo faccio io o altrimenti ti tengo alle mie condizioni.
    Che poi stavolta non è nemmeno il caso di Higuain perché il giocatore non ha manifestato la volontà di andare via ne tantomeno ha richiesto di avere un adeguamento del contratto. Anzi.
    E’ come se all’improvviso la proprietà bianconera spaventata dall’investimento monstre effettuato due anni fa (per giustificare ai tifosi la cessione del 1993 più forte al mondo, Paul Pogba) abbia chiesto di rientrare di quella spesa a prescindere di quelli che saranno gli obiettivi prossimi della Juventus; come se poi vendere un calciatore del valore di Higuain sia davvero, alla fine dei fatti, un vantaggio economico.
     
    Vendere l’attaccante più forte non ti fa guadagnare
     
    Basti pensare ad esempio al caso Dzeko – Roma dello scorso mercato di Gennaio.
    Se la Roma avesse ceduto alle lusinghe del Chelsea avrebbe si incassato i 35 milioni del suo cartellino nell’immediato ma sicuramente avrebbe dovuto rinunciare poi agli oltre 50 milioni di euro e anche più guadagnati con l’approdo alle semifinali di Champions League.
    Sarebbe stato quindi un affare? Assolutamente no.
    Tagliare i costi non aiuta ad aumentare i guadagni, anzi. Per ottenerli davvero bisogna aumentare i ricavi.
    E per farlo c’è un solo modo, mantenere in rosa i giocatori più forti programmando la crescita non in base alle ragioni del portafoglio.
    Fare cassa con Higuain per poi magari rimpiazzarlo con il prestito biennale di Morata (grande attaccante, per carità) è un’operazione comprensibile se ti chiami Borgorosso Football Club (volutamente non citate squadre vere per evitare possibili risentimenti).
    Se ti chiami Juventus invece e non vinci una Champions League dal 1996 uno come Higuain non dovresti nemmeno lontanamente pensare di metterlo sul mercato. Anzi. Ti dovresti solo preoccupare di come farlo rendere al meglio sotto porta, cambiando gioco o allenatore...

    @stefanodiscreti 

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