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  • Juvemania: Del Piero mette a tacere il fallimento di Quagliarella e Borriello

    Juvemania: Del Piero mette a tacere il fallimento di Quagliarella e Borriello

    • Gianluca Minchiotti


     

    Alessandro Matri non segna da Milan-Juventus 1-1 del 25 febbraio (un mese fa), Mirko Vucinic in quest'ultimo mese invece di gol ne ha fatti tre (Bologna, Fiorentina e Milan in Coppa Italia), ma ne ha sbagliati anche tanti (l'ultimo contro l'Inter, solo davanti a Julio Cesar). E così, la Juventus è tornata ad affidarsi ad Alessandro Del Piero, il Capitano di sempre, il miglior goleador bianconero di tutti i tempi (287 gol in 697 partite) . Detto, fatto: due partite e due gol, contro le rivali storiche Milan e Inter. E via alle discussioni sul futuro di Alex e alle petizioni indirizzate ad Andrea Agnelli per la riconferma del numero 10. Ma non è di questo argomento che vogliamo parlare in questa sede, perché tutto (forse troppo) e già stato detto e scritto.

    Ci vorremmo invece soffermare sul fatto che i gol di Del Piero, e il 'caso' relativo al suo contratto (non rinnovato) con la Juventus, hanno nascosto il vero problema dell'attacco bianconero, un problema che porta due nomi: Fabio Quagliarella e Marco Borriello. Il primo finora ha messo a segno due reti in venti presenze stagionali, il secondo è ancora a secco (in dieci partite con la maglia della Juventus). E le occasioni non sono mancate: a Borriello contro il Milan in Coppa Italia e a Quagliarella contro l'Inter, tanto per fare due esempi. E' mancata invece la cattiveria sotto porta, quell'istinto per il gol che Del Piero ha ancora a 37 anni, e che Quaglia e Borriello non sembrano avere. Nella prossima stagione, quasi sicuramente, il 37enne Alex Del Piero non sarà più un giocatore della Juventus, ma la vera domanda è: il 29enne Quagliarella e il 30enne Borriello meritano di far parte della Juve del futuro? A parere di chi scrive, no. Le occasioni per dimostrare il contrario ci sono state, l'anno prossimo, insieme a Matri e Vucinic, ci vorrà gente che segni. E tanto.


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