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  • Juvemania: Isla, bravo Marotta. Euro test: male Giac, Giovinco e Van Persie

    Juvemania: Isla, bravo Marotta. Euro test: male Giac, Giovinco e Van Persie

    • Gianluca Minchiotti

     

    Europei e calciomercato in questi giorni intrecciano le loro trame, anche in chiave Juventus. Complimenti, innanzi tutto, a Beppe Marotta, che in silenzio mette a segno tre colpi importanti nel giro di pochi giorni: un acquisto per il futuro, il portiere classe 1993 Nicola Leali, e due per il presente, i centrocampisti Kwadwo Asamoah e Mauricio Isla, entrambi classe 1988. Tutti e tre hanno già sostenuto le visite mediche e si attende solo l'ufficialità dei loro trasferimenti dal Brescia e dall'Udinese alla Juventus. Ottimo, in particolare, l'acquisto di Isla, strappato alla concorrenza di Inter e Barcellona. 
     
    Intanto, a Euro 2012, sono sei i giocatori della Juventus che, con la maglia dell'Italia, hanno giocato contro Spagna e Croazia: Buffon, Bonucci, Chiellini, Marchisio, Pirlo e Giaccherini (il settimo convocato, Barzagli, non è stato ancora impiegato causa infortunio). Con tutte le precauzioni del caso (squadra diversa, competizione diversa, allenatore diverso), è comunque interessante valutare le loro prestazioni in ottica Champions League. Visto che la squadra di Antonio Conte nell'ultima stagione non è stata impegnata in Europa, la rassegna continentale per nazionali è infatti l'unico banco di prova/test che abbiamo per considerare il mini-gruppo bianconero in previsione dell'imminente ritorno in Champions League. 
     
    Alle luce di queste premesse, sono buone finora le prove di Buffon (incolpevole sui gol incassati da Fabregas e Mandzukic) e Pirlo (assist vincente contro la Spagna e gol contro la Croazia), ma su entrambi non c'erano dubbi, vista la comprovata esperienza internazionale. Buono fino a questo momento anche l'Europeo di Marchisio, e in questo caso si tratta davvero di un bel test, vista la scarsa esperienza del centrocampista a livello internazionale. Test superato, con personalità, corsa e tecnica. Personalità che sta mostrando anche Bonucci, finora sufficiente ed esente da errori. Non è così, invece, per Chiellini: forse non ha ancora recuperato pienamente dall'infortunio patito contro l'Atalanta nell'ultimo turno di Serie A, fatto sta che il Chiello che stiamo vedendo in Polonia non assomiglia molto a quello ammirato nella cavalcata tricolore della Juve, e il grave errore in marcatura commesso contro i croati ne è la testimonianza più evidente. E poi c'è Giaccherini: è vero che Cesare Prandelli lo sta schierando in un ruolo nel quale Antonio Conte non lo ha mai impiegato, fatto sta che Giaccherinho sta mostrando qualche limite di troppo in un palcoscenico così importante come quello di un Europeo. Sarà la Champions, a partire da settembre, a dirci se è 'colpa' di Prandelli o se Giaccherini è un giocatore da campionato più che da competizioni internazionali. 
     
    E infine ci sono i bianconeri possibili, Giovinco e Van Persie. Per il primo, in comproprietà fra Juventus e Parma, valo lo stesso discorso fatto per Giaccherini: contro la velocità e la tecnica della Spagna, Giovinco non è la saetta ammirata nell'ultimo campionato con il Parma, mentre contro i colossi della Croazia, l'esilità fisica della Formica Atomica non gli permette di entrare in partita. Test non superato, dunque, e si avvalora l'idea (del sottoscritto) che Giovinco possa andare benissimo per certe piazze (tipo Parma, appunto) e per certe competizioni (la Serie A attuale), ma che non sia il giocatore adatto per una squadra che voglia tornare grande anche a livello europeo. Capitolo Van Persie: impalpabile, inconcludente, spento, come tutta l'Olanda. Viene il dubbio che lui e Robben siano il simbolo di un'Olanda che sa essere bella e forte con le piccole (e infatti nelle qualificazioni euro-mondiali è sempre la migliore), ma perdente quando si tratta di fare sul serio. E per Van Persie e Robben la storia si ripete con i club: il primo con l'Arsenal non ha vinto nulla a parte una FA Cup, mentre il secondo con il Bayern si sta abbonando alle sconfitte nelle finali di Champions League. Conclusione: questo Van Persie è davvero il grande giocatore che può farci fare il salto di qualità, o forse non è caratterialmente (perché tecnicamente non si discute) all'altezza? 

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