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  • Juvemania: ma che Messi e Van Dijk, serve una rivoluzione a centrocampo

    Juvemania: ma che Messi e Van Dijk, serve una rivoluzione a centrocampo

    • Stefano Discreti
    Nemmeno il tempo di chiudere in via ufficiale il mercato di riparazione di gennaio che già si torna a parlare di trattative future. E’ evidente, che soprattutto quelle che ruotano intorno alla Juventus sono strettamente collegate al fatto che, in pratica, la squadra bianconera non ha fatto mercato in entrata (pur avendone necessità per puntellare alcuni settori) per gli evidenti problemi incontrati sul fronte cessioni a partire dal luglio scorso e che quindi tutti, unanimi, sono convinti che la proprietà bianconera si è riservata il colpo in canna per la prossima campagna acquisti.
    Dopo Cristiano Ronaldo nel 2018 e De Ligt nel 2019 ci si comincia già a chiedere chi sarà il prossimo crack in casa Juve. La speranza, per altre ragioni ovviamente, è che il top che arriverà non sarà ancora un nuovo “giustiziere” della Vecchia Signora in Champions League come successo per gli altri due precedentemente citati.
     
    SOGNANDO MESSI - E’ proprio di questi giorni la prima “illusione”. Leo Messi sarebbe in una situazione non stabile al Barcellona e potrebbe addirittura chiedere la separazione a fine stagione, così dicono in Spagna. Ovviamente una notizia del genere non può passare inosservata e subito è partito il toto-mercato. Non succede ma se succede dove potrebbe andare davvero la Pulce? In Italia, si scrive, solo o alla Juventus (insieme con CR7?) o all’Inter (in cambio di Lautaro Martinez?). Premesso che stiamo parlando del più grande del calcio mondiale degli ultimi 15 anni insieme a Cristiano Ronaldo, ma ve lo immaginate a comporre la coppia d’attacco bianconera con il “nemico” portoghese nel corso della prossima stagione? Roba da Playstation più che da realtà. Tralasciando inoltre per un attimo discorsi su monte ingaggi, sostenibilità finanziaria dell’operazione e coesistenza tra due RE, la prima cosa che è giusto evidenziare è che questa operazione andrebbe subito contro i due principi da cui deve ripartire la Juve la prossima estate:  ringiovanire la rosa e rafforzare come priorità assoluta il centrocampo, il reparto indubbiamente meno competitivo a livello di Champions.
     
    VAN DIJK SERVE? -  In tal senso, stona anche l’accostamento al fortissimo difensore del Liverpool Virgil van Dijk di cui si è parlato nell’ultima settimana. Premesso che stiamo parlando di un grandissimo (forse in questo momento il numero 1 al mondo per capacità difensiva) e che insieme a Matthijs de Ligt compongono già la granitica e insuperabile coppia centrale della rinata Olanda, non sembra credibile che la Juventus, con tutti i problemi a centrocampo e la necessità di ringiovanire la rosa, vada ad investire 200 milioni di euro (tra cartellino e ingaggio) per lui intervenendo poi fortemente nel reparto difensivo dove già la scorsa estate si è puntato in maniera consistente sulla coppia Demiral-De Ligt. In tutta sincerità sembrano solo le classiche chiacchiere che poi il vento si porta via.
     
    RIVOLUZIONE A CENTROCAMPO -  E’ evidente a tutti (a Sarri in primis) che a questa squadra manchi qualcosa soprattutto a centrocampo. Lasciando andare Matuidi a fine stagione (niente rinnovo per carità, non si replichi l’errore già commesso con Khedira), sacrificando almeno uno tra Bernardeschi, Rabiot e Ramsey, valutando il futuro di Pjanic e liberando Khedira stesso,  i posti che si libereranno nel settore nevralgico del campo saranno almeno 3. L’unico intoccabile in questo momento, per età e clausole negative di rivendita in essere, sembra essere Bentancur. Per tutti gli altri, il rischio di finire all’interno della “rivoluzione” è evidente. A dirla tutta, sarebbe già dovuta esser stata avviata la scorsa estate ma sappiamo bene i problemi che sono stati affrontati dalla coppia Nedved – Paratici.
    Da qui a fine stagione capiremo (soprattutto Sarri cercherà di capire) quale è il migliore centrocampo da cui ripartire, la soluzione tattica per eccellenza. L’arrivo di Kulusevski è un gustoso aperitivo ma dopo anni di mancati interventi specifici, stavolta nel reparto, c’è bisogno di piatti sostanziosi.
     
    NIENTE SPRECHI A VERONA - Nel frattempo, per testare la forza dell’attuale centrocampo, arriva il Verona di Juric, sicuramente una delle rivelazioni del campionato. Non bisognerà assolutamente sottovalutare l’avversario tantomeno replicare l’inguardabile trasferta (con relativa sconfitta) di Napoli. La Juve deve assolutamente ingranare la marcia nelle prossime tre partite contro Verona, Brescia e Spal. In questo lasso di tempo, che vedrà anche Inter e Lazio sfidarsi, la Vecchia Signora ha l’obbligo di aumentare le distanze nei confronti delle inseguitrici. Senza se senza ma. Poi ci sarà tempo per pensare al ritorno della Champions League e ai sogni di mercato per la prossima stagione.
     
     
     
     
     

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